giovedì 25 dicembre 2008

Tanti Auguri

Tanti auguri per un felice Natale e un ottimo 2009 a tutti coloro che conosco, che leggono questo blog, che capitano qui per caso, che sono alla ricerca di chimere, che vogliono un mondo migliore, o solo un sogno nel cuore...
a presto!
Auguroni!!!!

martedì 23 dicembre 2008

Pensieri

Alle volte ci si siede, si guarda dietro di noi, dentro di noi, e si medita su quello che è stato, su ciò che siamo, e su dove stiamo andando.
Ci perdiamo in un mare di se fosse, se mai, se avessi, e solo per smarrirci in fantasticherie, o in melanconiche immagini mentali, o in dolorose e inutili rimembranze.
Ma col tempo cogliamo il bene e il male delle cose, il bello e il brutto, mondiamo i ricordi dalle sofferenze, e dentro di noi serbiamo solo il meglio. O almeno, lo speriamo. Perché purtroppo non sempre è così. Ci sono cose che ti cambiano, che ti maturano, che semplicemente ti fanno soffrire e non ci sono né sé né ma che tengano, ci sono cose che fanno male e bruciano anche dopo anni.
Alle volte sarebbe utile perdonare più spesso, e veramente.
Alle volte sarebbe bene perdonare per primi noi stessi.

martedì 16 dicembre 2008

Eccomi!

Sono tornato operativo!
Dopo la morte del pc, e la perdita di tantissimi dati (sigh sigh...), la sfavatura inevitabile, e tutti gli impegni di questi ultimi giorni... in ordine sparso: pranzo di laboratorio per Natale a Pisa, cena dei farmacisti per Natale a Montecastello, live Vampiri dell'Enclave a Ponte a Egola, concerto di Georges a Firenze, cena degli universitari per Natale a Pisa, sessione di D&D di Luca, concerto della Mabellini Jazz Band a Pistoia... praticamente dopo tutto questo, e l'inizio degli studi per l'esame di Chimica Farmaceutica 1, e lo stop momentaneo al laboratorio di fitochimica e...
insomma, presto vi aggiornerò su tutto, o quasi ;)

venerdì 12 dicembre 2008

Addio...

Addio mio piccolo portatile...
con cui ho iniziato l'esplorazione del magico mondo dei blog, e di emule...
ieri sera, con mia somma tristezza, ti sei fuso...
amen...
...
...
...
:'(

lunedì 8 dicembre 2008

All'Insegna del Natale

E' arrivato il periodo di Natale...
con il week end dell'Immacolata ormai tutto trabocca dello spirito natalizio...
con Andrea sono riuscito a fare l'albero in casa. Ho messo il cd delle musiche natalizie, che spazia dai classici Tu Scendi, Adeste Fideles e Jingle Bells a exploit caraibici quali Feliz Navidad.
Poi ho iniziato a occuparmi dei regali, che saranno, quest'anno, più che altro pensierini, ma è quello l'importante. Le cose vanno fatte finché le si sentono, altrimenti perdono di ogni valore, diventando dei meri pesi. Intanto il freddo pare aver scacciato gli ultimi sprazzi di un clima più autunnale, e io mi sono ritrovato a pensare agli ultimi Natali passati, alcuni tristi, ma tristi davvero, altri meno, ma pieni di felicità rarefatte e fallaci. Chissà cosa mi porterà quest'anno Santa Claus... chissà...
intanto, mentre domenica dormivo abbracciato ad Andrea, ogni preoccupazione se n'era andata via... e io volevo rimaner lì, per sempre...

mercoledì 3 dicembre 2008

Dall'Estonia... Walking On Air

Forse non la conoscete ancora... ma io ve la consiglio, almeno in questa sua "Walking on Air" dai riflessi dark, con tanto di video inquietante con bambola assassina, oggetti sottosopra, a metà fra una parodia black di Alice nel Paese delle Meraviglie, le fiabe delle fate del Nord Europa, e un elysium gestito da Malkavian (in Vampiri la Masquerade).
Lei intanto fa un pop un po' alla Björk, almeno nel modo di modulare la voce, ma sicuramente più commerciale, viene dall'Estonia, bellissima nazione (e ci sono stato, lo posso dire) ed è giovanissima...
Per tutti i giocatori di Lost Tales: consiglio davvero di vedere il video, perché... insomma... di bambole e case maledette qualcosa ne sanno anche loro, o no?!
Ecco il testo.
Walking on Air
Kerli


There's a little creepy house
In a little creepy place
Little creepy town
In a little creepy world
Little creepy girl
With her little creepy face
Saying funny things that u have never heard

Do you know what it's all about
Are you brave enough to figure out
Know that you could set your world on fire
If you are strong enough to leave your doubts

Feel it
Breathe it
Believe it
And you'll be walking on air
Go try
Go fly
So high
And you'll be walking on air
You feel this
unless you kill this
Go on
And you're forgiven
I knew that
I could feel that
I feel like
I am walking on air

She has a little creepy cat
And a little creepy bat
Little rocking chair and an old blue hat
That little creepy girl
Oh she loves to sing
She has a little gift
An amazing thing
With her little funny eyes of hazel
With her little funny old blue hat
She will go and set the world on fire
No one ever thought she could do that

Feel it
Breathe it
Believe it
And you'll be walking on air
Go try
Go fly
So high
And you'll be walking on air
You feel this
unless you kill this
Go on
And you're forgiven
I knew that
I could feel that
I feel like
I am walking on air

Flitter up
and Hover down
Be all around
Be all around

You know that I love you, go on

Feel it
Breathe it
Believe it
And you'll be walking on air
Go try
Go fly
So high
And you'll be walking on air
You feel this
unless you kill this
Go on
And you're forgiven
I knew that
I could feel that
I feel like
I am walking on air

giovedì 27 novembre 2008

Sasha Hrad, o del Sacrificio

Thuban, redivivo, avverte l'energia malefica dentro di sé, ne è pervaso. Iacob, ancora pietrificato, ha il simbolo di Femlan in mano. Incurante della possibilità di danneggiare il compagno reso statua, Thuban si avventa con un pugnale contro il simbolo, che avverte come nocivo, pericoloso, periglioso... Zahira se ne accorge, e con le sue catene, senza esitazione, lo scaraventa a terra, lontano da Iacob. Ma è un attimo. La terra trema.
Ci sono ancora i feriti, gli amici tramutati in pietra, come Gerbo, gli avvelenati. La situazione è davvero critica. Ed adesso la terra trema. Dal centro della corte, il suolo cede, una luce verde e bianca si espande e ovunque irradia i suoi raggi benefici e caldi. Thuban e Geremia li avvertono però come dolorosi pugnali. Fitte nel cuore immobile. Andrej, Arfuin, Sydex e gli altri si lasciano colpire. Una potente magia guaritrice è all'opera, le statue ritornano a muoversi, gli animi sono confortati, le ferite medicate. Pare l'opera di un benevolo dio. E infatti, fra le luci, appare in candide bianche vesti, la figura di Sasha Hrad, chierico di Almarus. Colui che si era immolato per sigillare il crudele Volkaraugast. Colui che aveva dato la propria vita, e la propria anima, per un ideale.
Sasha è qui, pronto a parlare ai nostri, che lo ascoltano, accogliendo in sé ogni parola... Meladra diffida di lui, la sua natura diabolica glielo suggerisce. Anche Thuban, reso un morto che cammina, sente ribollire lo sdegno verso questa così solare creatura celeste... ma forse l'odio è per qualcosa di ancora più profondo e radicato nel suo passato... chissà...
Sasha ringrazia gli eroi che lo hanno liberato. Secondo le sue parole egli sarebbe rimasto sigillato lì dentro, almeno finché qualcuno non fosse riuscito a uccidere il vecchio mago, sovrano della casa delle bambole. Adesso però il portale che si aprirà sarà quello difinitivo, che darà sulla residenza del temibile Volkaraugast. E lui è qui per aiutare, un'ultima volta. Ormai non può più attaccare direttamente il dracolich. Mapuò donare parte delle sue magie ai nostri. Sperando con loro di riuscire così a far pendere la bilancia verso la giustizia, negando al drago ogni possibilità di rivalsa. Sconfittolo, per poi poter distruggere la casa definitivamente, c'è bisogno di un sacrificio. La casa andrà bruciata contemporaneamente dall'interno, e dall'esterno. Quindi qualcuno dovrà rimanere "dentro", e darle fuoco. Così l'incubo finirà una volta per tutte. Ma anche la vita di qualcuno... aggiunge che questo atto, di sacrificio e di amore gratuito, sarebbe in grado di riscattare anche coloro che si sono "venduti" all'implacabile Earlik Kan... Thuban allora si sente punto nell'orgoglio, e apostrofa severamente il chierico, mettendone in dubbio la realtà, l'esistenza, come un diabolico essere ne contraddice ogni frase, ogni affermazione. Ma alla fine, nel suo animo, i dubbi rimangono. Sasha lo invita, se non a credere nella luce chiarificatrice di Almarus, almeno nella forza del sacrificio, e dell'amore. Thuban, sprezzante, manifesta solo odio nei suoi confronti.
Nel frattempo, prima di affrontare l'ultimo passo, i nostri decidono di accamparsi. Sasha veglierà su di loro. Riposati, sono pronti a partire, attraversare l'ultimo portale, un nero spazio venato da scariche elettriche che si è manifestato fra le rovine della città assediata. Thuban ha riflettuto tutta la notte, non ha bisogno di dormire, adesso non più. Rimane indietro, e rivolgendosi a Sasha gli lascia il simbolo di Shardir che aveva recuperato qualche "stanza" addietro. "Questa è l'ultima possibilità che do' al tuo dio" dice "e spero di non sbagliarmi" Sasha sorride.
Il cielo è plumbeo. Fulmini lo solcano e lo illuminano a sprazzi. Tuoni risuonano per la valle...Il terreno, arido, è ricolmo di zombie. Zombie ammassati, inespressivi, innaturali. In fondo c'è una montagna, e alla sua base una grotta, nera, oscura, si apre. Gli zombie ne evitano l'entrata. Sydex prova a richiamare l'attenzione dei non morti, e ci riesce. Questi iniziano ad attaccarlo. I nostri fuggono, scansando i colpi dei morti, e raggiungono la grotta. Gli zombie, è vero, lì davanti si fermano. Un suono di tamburi, misto a grida, proviene dall'interno. Dalle profondità della terra. E' buio, pietre vengono incantate affinché sprigionino un po' di luce. Odori nauseanti, di carne putrefatta e corpi che marciscono, salgono dalla caverna. Ormai non ha senso esitare.
La compagnia avanza nelle tenebre solo a stento rischiarate, fino all'apertura in una grande sala sotterranea. E' da lì che provengono le urla, gli schiamazzi. Orde di spettri sono rivelati da chi è in grado di vedere il non visibile. Ma ciò che impressiona maggiormente è il grande corpo dracoide assiso su un trono. E' raggrinzito, pare mummificato. Ha il volto di un drago nero, ma il corpo di un gigante. Scaglie nere ricoprono i muscoli, vermi ne fuoriescono... è orribile, è la fonte del tanfo nauseabondo. Ma non solo di quello. "Avete lunga soltanto la lingua?" la voce, temibile, apostrofa i combattenti. "Voglio provare la vostra forza!" e dalla bocca escono quattro creature simili a lui, leggermente più piccole, e visibilmente in ottima forma fisica... lo scontro finale ha inizio.
Un terremoto distrugge il cunicolo di accesso, il dracolich sogghigna. I suoi pupilli attaccano e iniziano a mietere vittime... anche Iacob di Femlan cade e si rialza schiavo di Earlik Kan. Zahira, morsa da uno dei mostri, cade nuovamente sotto il dominio dei nemici e si rivolta contro i suoi compagni, che pare non abbiano ancora imparato la lezione, continuando a mostrare gli stessi punti deboli di sempre... è pericoloso, soprattutto in situazioni come queste, critiche e decisive. Sydex, accompagnato da Meladra, cerca di avventarsi sul dracolich... Thuban con Anemas al suo fianco prova a riscattarsi... ma ci sarà ancora una speranza?

domenica 23 novembre 2008

Finalmente!

Ho finalmente concluso il puzzle regalo di Andrea... quello della Grande Onda di Katsushika Hokusai! Allego la foto del lavoro terminato! Alè alè oh oh! :-)
La cornice rossa mi piace un casino... come direbbe qualcuno... "va un casino quest'anno!"
Ora manca solo da trovare cosa affiancargli... eh eh eh...

mercoledì 19 novembre 2008

Una pausa inattesa

Oggi mattina di calma, la professoressa è occupata con gli esami, e così ho avuto il permesso di restarmene a casa...
fra poco partirò comunque per Pisa, perché si laureano Letizia e Silvia, compagne di corso, nonché coloro che mi hanno lasciato in eredità il laboratorio di Fitochimica. Allora... lunedì mattina ho iniziato subito alle 9, prendendo dimestichezza con le estrazioni, i filtraggi per cambiare solvente, e il mitico rotavapor (che serve per portare a secco gli estratti). Ieri c'è stato l'esperimento HPLC, questo sconosciuto, peccato che il solvente indicato dalle analisi precedenti si sia rivelato inefficace a separare i composti... per cui... esperimento saltato... mattinata persa... ed ho scoperto che è mooolto facile perdere intere giornate in laboratorio... alla prossima!!!

giovedì 13 novembre 2008

Change

Novità dal fronte degli impegni...
lunedì entro in tesi. Proprio stamane sono andato alle 8 al centro di Medicina del Lavoro di Pisa per procedere con le analisi del sangue in vista della visita medica, necessaria per l'accesso al laboratorio.
In farmacia son tutte dispiaciute che me ne vada, anche se, sinceramente, mi mancavano poche ore, ore che dovrei recuperare sotto Natale. Intanto la professoressa di fitochimica mi reclama, e così sia. Appuntamento a lunedì mattina alle 9, in facoltà. "Si inizierà subito con le cose difficili" ha detto... "almeno ti tempri". Solo che questo mi ha messo un po' di ansia, un po' di tensione. Mi mancano ancora due esami, e sono grossi esami. La professoressa dice che non importa, prima inizio meglio è, per gli esami ci si penserà strada facendo. Ma sento l'aria più umida, le ore più impegnate, e il tempo sempre rapido nel passare e avido nel donare... vedremo...

mercoledì 12 novembre 2008

Cavalieri... Cavalieri...

La mania dei Myth Cloth dei Cavalieri dello Zodiaco impazza...
non pensavo che a regalarne uno ad Andrea per il compleanno si scatenasse tutto quello che ne è venuto fuori... meglio così! Visto che sono belli, ben fatti e ti fanno tornare indietro nel tempo, quando pensavi che fosse tutto possibile, che il problema più grande era finire il tema per casa, e cercavi di suonare quel clarinetto pur rimanendo senza fiato...
eh eh eh...
posto alcune foto! Sopra potete vedere Shun di Andromeda, con le catene a difesa. Sotto invece Scilla e Siren dei Marine di Poseidon! Quanto a Shun non è originale Bandai, ma tarocco della Giochi Preziosi. Giusto perché per i 5 bronze saint con la seconda armatura più di tanto non si ha a spendere (eh eh eh).

Nelle fiamme, nella speranza

L'ufficio del signor Daboris è l'angusto spazio dove i compagni di Thuban decidono di porre riposo alle loro stanche membra. Hanno da poco lasciato la piana innevata, attraversato l'ennesimo portale apertosi dal nulla. Iacob aveva a proposito interrogato, con i magici metodi dei divinatori, la sua dea, la regina delle fiamme e delle passioni, Femlan, che, per mezzo del suo umile servo, aveva proclamato la falsità dei luoghi spacciati per il caro piano nativo di Therazan. Eccoli quindi nello studio, una stanza ricca di libri, molti scritti in lingue dell'Hazen, ma niente di particolare, di raro, o di rivelatore sul fantomatico padrone della casa, il "potentissimo lord Hans Gottwold". Thuban trova un simbolo di Shardir, l'Oscura. Affascinato lo prende con sé. Un brivido gli scorre lungo la schiena... ricordi di odi passati, persone perdute, anime smarrite. Curiosando i nostri aprono un portale, la via d'uscita insomma. Vegliandolo a turno, passano le ore del riposo, e il gruppo è pronto per partire nuovamente. Prima però Thuban chiama da parte il redivivo Geremia, il cui bianco pallore si accentua ora dopo ora. E' effettivamente un morto che cammina, seppur ancora dotato di una propria intelligenza, e, all'apparenza, di una autonoma capacità di giudizio e d'azione. Thuban lo interroga su Earlik Kan, su quello che gli è stato detto. Vuole sapere come comportarsi, se la cosa dovesse accadere di nuovo, a qualcun altro. Il violaceo riflesso di Anemas si diffonde nella penombra... mentre l'Ombra Silente punta lo stocco contro il chierico, sicuro così di assicurarsi "più veritiere risposte", una scossa, un cattivo presagio, forse... Geremia risponde, Earlik Kan assicura una seconda possibilità per finire la gloriosa impresa, ma uscito da lì sarà da lui reclamato per combattere nel suo esercito immortale. A meno che... ma poi Geremia cambia argomento, e aggiunge una richiesta "Se dovessimo trionfare e uscire di qui, ti prego, tagliami la testa, così da non offendere più il mio dio" già... Naekross, dio del tempo e della fine, che aborrisce ogni forma di innaturale prolungamento della vita, ogni strappo alle regole immutabili che scandiscono lo scorrere delle ere e delle esistenze. Come può essere ancora Lui a garantire le energie magiche in questo suo servitore fedele sì, ma ormai immondo nella sostanza? E questi dubbi sono in parte espressi dallo stesso Geremia. Bando alle ciance, è ora di andare.
Lo scenario che si presenta adesso è quello di una città, ancora una delle Sette Città d'Oro dell'Hazen, incendiata, depredata, abbandonata. Pare di essere davvero tornati indietro nel tempo, poco dopo la razzia, quando gli abitanti erano già fuggiti, e i pochi rimasti uccisi. E' quasi notte, ma le fiamme, la cui luce si rifrange nelle dense macchie di fumo, illuminano la città a giorno. Un attimo, e Thuban si accorge che qualcuno li sta seguendo. Meladra, l'imp di Sydex, vola in ricognizione. Invisibile prova a parlare con l'individuo, un uomo. L'idea di Sydex è di parlare, non attaccare, almeno per ora. L'uomo ignora la voce, torna sui suoi passi. Meladra lo segue, e poi il collegamento telepatico con Sydex si interrompe. "Dannazione" Sydex corre verso l'ultimo punto descrittogli da Meladra, gli altri dietro di lui. Viene cercata ovunque, ma non c'è traccia di lei. Più avanti la strada principale continua. Con il cuore in gola per il destino di Meladra, Sydex continua a cercarla. Poi ecco che torna il legame. E' legata, impossibilitata a muoversi, al centro di una specie di corte, o piazza, fra alcuni edifici crollati e altri apparentemente ancora abbastanza integri. C'è del fumo. I nostri vanno avanti lungo la strada, e questa si prolunga appunto in una piazza. Ecco Meladra, legata. E' un attimo. Sydex irresponsabilmente si lancia su di lei, incurante della manifesta trappola. E una nube di frecce, magicamente sospese in aria sopra di loro, si avventa sui due, trafiggendoli. Meladra sviene, Sydex è ferito ma riesce a raggiungerla. Nel frattempo dai palazzi frecce avvelenate colpiscono il resto del gruppo. Cecchini, ottimi cecchini. Un muro cade, un'orda di ogre armati di tutto punto si avventa su Sydex, su Zahira, e su tutti gli altri. Arfuin sdoppia la propria immagine, Kalthen cerca di lanciare un incantesimo ma questo gli viene annullato nel momento che l'energia magica si sta liberando dalle proprie vene: una contromagia, dunque... Se l'impiego dell'incantesimo della telecinesi per far volare le frecce avesse lasciato qualche dubbio ora è certa la presenza di un incantatore, invisibile, ma capace di scrutare l'invisibile, e che sta coordinando tutto... Thuban si discosta dagli altri, e, invisibile, cerca l'accesso di uno dei palazzi da cui gli arcieri tirano le malefiche frecce. Ecco che l'azione si fa caotica. Zahira si avventa contro gli ogre, mentre Acrosen si allontana da parte. Un ogre è maledetto da Sydex, un altro, accecato, gli cade però addosso, schiacciandolo. Iacob è ferito profondamente e perde conoscenza. Gerbo segue, con Andrej, Thuban, non appena gli ogre sono in parte decimati dalle catene di Zahira. Kalthen convinto che il mago stia fermo a studiarlo per impedirgli di lanciare le proprie magie, sceglie di lanciare un muro di ghiaccio a forma di semisfera, ma, a sua disdetta, ci riesce, e rimane dentro il muro che non può da solo eliminare. Fortunatamente Arfuin viene a dargli man forte, ché con una esplosione di energia calda, una deflagrazione infuocata riesce a farlo uscire dalla prigione che lui stesso si era creato. Altri ogre cadono nelle fiamme del mago Arfuin. Geremia, ancora in crisi per la sua condizione di non vivente, cerca di aiutare Iacob, ma la magia di cura gli si trasforma, contro la sua volontà in una magia di danneggiamento, che risucchia la vita... adesso Iacob è in fin di vita, e solo facendogli bere una pozione guaritrice, si riesce a stabilizzarlo. Geremia è sconvolto, e altresì sconvolto è il cantore Acrosen, unico testimone di questo "piccolo inceppo" del chierico. E mentre grazie a Thuban, Andrej e Gerbo vengono eliminati due cecchini, un'esplosione di ghiaccio e freddo raggiunge il tetto di un palazzo, richiamata da Kalthen, il soffitto cede, e con sè il resto dell'edificio già provato dall'assedio, e nella sua rovina porta con sé anche le vite degli assassini arcieri. Arfuin replica la mossa contro un altro palazzo. Ormai, morti gli ogre resta un solo gruppo di cecchini. Ma rimane soprattutto l'astuto incantatore, ancora invisibile manovratore. Zahira è dominata, e si scaglia contro tutti gli altri, senza nessuna esitazione. Gerbo cade in coma, Iacob è nuovamente ferito. Thuban, vista la situazione, la freccia senza esitazione, sperando almeno di intontirla. Sydex e gli altri la colpiscono. Ma lei non cade perché grazie al magico legame che la unisce al fratello Acrosen (che vigliaccamente si è nascosto dietro un palazzo) riesce a assorbire da questo abbastanza energia vitale per rimanere salda sui suoi grandi piedi... Sydex e Arfuin, insieme a Kalthen intanto puntano al pezzo grosso. Lo localizzano, lo inseguono, lui usa magie che gli permettono di sparire e ricomparire in zone distinte della piazza... quando ormai la situazione è disperata il malvagio lancia una delle sue magie più potenti, e nell'area dissestata, compaiono miriadi di raggi prismatici, i colori dell'arcobaleno sono però forieri di sventure e malefici. Thuban è investito da un raggio verde venefico, un istante, la speranza si interrompe bruscamente, cade morto nel clangore della battaglia, ancora senza nemmeno una ferita, ma improvvisamente pallido e senz'anima. I violacei riflessi di Anemas si intensificano. Nel contempo, mentre gli altri ignorano la dipartita di Thuban, il mago si manifesta, è il vecchio della casa, quello di cui parlava Erika... Kalthen lo investe con la sua palla di neve e ghiaccio... tutti sono su di lui... e anche la vita del vecchio si spegne.
In un altro luogo Thuban è davanti ad Earlik Kan. E' il terzo del gruppo che parla nuovamente con il sire dell'esercito immortale. Prima Geremia, prima Sydex (sì, anche lui aveva parlato con Earlik Kan durante il precedente scontro, come da lui stesso rivelato precedentemente). La proposta è la stessa fatta a Geremia. Thuban tentenna, non vuole essere servo di nessuno, né tanto meno firmare "contratti" per l'eternità. Ci sarà pure un modo per uscire da questa situazione, in questo "mondo parallelo" della casa delle bambole... anche le parole di Geremia lasciavano intendere che qualcosa era ancora possibile... alla fine lo scellerato accetta.
Nella città avvolta dal fumo degli ultimi fuochi, nella città divelta, nella piazza in cui il sangue e il sudore si sono mescolati per dimostrare la forza e l'istinto di sopravvivenza, qualcuno si rialza dal sonno della morte. Ma il suo cuore non batte più. Anemas riluce violacea e maligna, al suo fianco. Una malvagia energia ne pervade adesso il portatore. E il suo respiro è assente. Thuban è tornato. Ma ha la morte con sé. Dentro di sé.

mercoledì 5 novembre 2008

Novembre

Ultimamente questa canzone passa sempre in radio quando sono in farmacia, a fare il tirocinio (fra l'altro tra poco l'avrò terminato, e presto vi posterò le ultime perle!)... certo se la radio è Radio Subasio, che mi dovevo aspettare...
In ogni caso la canzone è carina, lei ha una voce assurda ma che mi piace molto.
Ecco il testo.

Giusy Ferreri - Novembre

Ho difeso le mie scelte,
io ho creduto nelle attese,
io ho saputo dire spesso di no,
con te non ci riuscivo.

Ho indossato le catene,
io ho i segni delle pene,
lo so che non volendo ritornerò.
Quel pugno nello stomaco

a Novembre,
la città si spense in un istante,
tu dicevi passa ed io restavo inerme,
il tuo ego è stato sempre più forte
di ogni mia convinzione.

Ora a Novembre
la città si accende in un istante,
il mio corpo non si veste più di voglie,
tu non sembri neanche più così forte
come ti credevo un anno fa.
Novembre…

Ho dato fiducia al buio ma ora sto
in piena luce e in bilico
tra strane idee, mi contendono
la voglia di rinascere.

A Novembre
la città si spense in un istante,
tu dicevi passa ed io restavo inerme,
il tuo ego è stato sempre più forte
di ogni mia convinzione.

Ora a Novembre
la città si accende in un istante,
il mio corpo non si veste più di voglie,
tu non sembri neanche più così forte
come ti credevo un anno fa.
Novembre…

E tu parlavi senza dire niente,
cercavi invano di addolcire
col retroagusto amaro di una preannunciata fine.

Novembre,
la città si spense in un istante,
tu dicevi passa ed io restavo inerme,
il tuo ego è stato sempre più forte
di ogni mia convinzione.

Ora a Novembre
la città si accende in un istante,
il mio corpo non si veste più di voglie,
tu non sembri neanche più così forte
come ti credevo un anno fa.
Novembre…

martedì 4 novembre 2008

Saint Lucca

Allora, settimana ricca di eventi...
mercoledì compleanno di Andrea, e finalmente ha ricevuto in dono il Myth Cloth di Libra, con Dohko, ovvero il "ringiovanito" venerabile Maestro dei Cinque Picchi. Eh eh eh... in effetti a me e a Andrea è ripresa in pieno la Saint Seiya Mania, con tanto di cosmo bollente... Burn your Cosmo!
Dette queste scemenz... ops, queste cosette, l'altro grande appuntamento è stato il Lucca Comics & Games. Giovedì con Elena, sabato con Andrea, Elena, Serena e Federico. Se giovedì il tempo è stato inclemente, e la pioggia, il vento e il solicchio si sono alternati sulle nostre spalle, sabato il sole ha amplificato notevolmente il numero di partecipanti alla manifestazione, con tanto di stand con entrate regolate, semafori pedonali per passare dalle mura, e un caos che non vi dico. Erano anni che non andavo il 1° di novembre, e sabato mi sono ricordato il perché.
Per il reparto acquisti ho dato fondo ai miei risparmi... tutta la perfect edition di Saint Seiya, che come illustrazioni non è niente di che, e che io già avevo nella vecchissima edizione della defunta Granata Press, ma la cui collezione fu il primo motivo che mi spinse a partecipare a Lucca Comics, anni fa, e da allora mi è sempre rimasto nel cuore come manga. Poi ho preso il Myth Cloth di Scilla, che fa bella mostra di sé insieme a quello di Siren, preso un mesetto fa (e che è anche la piacevole sorpresa che mi era arrivata e di cui anticipavo qualche post addietro)... la decisione di andare avanti con la collezione dei Marine è insita nel mio amore per il Grande Blu, come ben conoscono tutti coloro che ho masterizzato a d&d... Quindi per un effetto nostalgico, ho preso Shaina di Ofiuco (aka Tisifone) e Myu di Papillon nella versione Die Cast (cioè con i modellini fatti come i vecchi giocattoli degli anni 90). Per il reparto d&d alla 25 edition svendevano i manuali 3.5, per svuotare i fondi di magazzino, sicché con Elena abbiamo fatto acquisti complementari, che hanno portato nella mia saccoccia la Guida del Dungeon Master e il Manuale dei Mostri III. Sabato ho ricevuto da Andrea il Die Cast di Marin dell'Aquila (aka Castalia), mentre lui si è preso, gongolando come un bambino, il Myth Cloth di Camus dell'Acquario, e io l'ennesima immagine di draghi di Ciruelo, autografata. Poi ho pure beccato Maurizio, che si recava a vedere tutti i disegnatori che la mostra ovviamente ospitava. La sera, di ritorno, con Elena e Serena si sono visti i primi due episodi di Death Note... scoprendo con sommo dispiacere che il nostro lettore dvd è andato... ha bruciato il proprio cosmo fino ai limiti estremi della sua costellazione, e del suo lettore ottico... eh eh eh...
Nella foto Siren di Sorrento, poi posterò qualche foto fatta a Lucca!

mercoledì 29 ottobre 2008

Ricordi e Annotazioni

Ieri sera sono uscito con Maurizio, mio vecchio compagno delle superiori. Era un bel po' che non ci si vedeva e non ci riaggiornavamo, fra due chiacchiere e un bicchiere di birra. Siamo andati da Ciacco, ma era chiuso per alluvionamento dei locali (anche i sottopassi di Pontedera erano chiusi per lo stesso motivo), poi all'Officina Perduta, chiusa pure quella. Non ci siamo arresi e s'è presa la tanto agognata birrettina in centro a Bientina, in una specie di bar alla moda (tipo il Barrino di Pontedera per intendersi). S'è parlato di tutto, di chi c'è e di chi non c'è, di chi c'era, di come ci si trova con il lavoro, di come si cambia, delle responsabilità e degli hobby, del tempo libero e dei nuovi ritmi di vita. E' proprio vero, la vita tende a separare e allontanare le persone, soprattutto se cambiano le abitudini, le priorità, le necessità. Ed è altrettanto difficile riuscire ad arginare questo mutamento, lento o rapido che sia. Le parole poi son continuate in macchina, al parcheggio. S'è tirato fino a mezzanotte e mezza, tra ricordi di gite a Vienna e Reggio Calabria, di vecchi scoop liceali, di ex amici e compagni... finché stanchezza e impegni della mattina successiva non c'hanno fatto congedare, con la promessa di risentirci quanto prima. Almeno prima che la prossima ondata ci allontani ancora di più.
Colgo l'occasione per fare gli auguri ad Andrea per il suo compleanno, visto che oggi compie la bellezza di XX anni (non si dicono più ormai :-P).

sabato 25 ottobre 2008

Combattimento nella Piana Innevata

Nuova giornata nella casa stregata per Thuban Megres e soci...
questa volta il portale si apre in un piccolo spazio angusto e buio, una cantina, apparentemente abbandonata, senza tracce di alcuna recente frequentazione. Uscendo il gruppo si ritrova al piano terra di quella che una volta poteva essere una grande abitazione, ora, fra la neve e le rovine, si erge solo qualche vecchio muro portante, qualche sparuta colonna e niente più. Dal cielo bianco e gelido cadono inesorabilmente fiocchi di neve. Il gruppo si accorge ben presto di essere al centro di un insediamento di non modeste dimensioni, ma completamente raso al suolo, distrutto, e all'apparenza da non poco tempo. Cercando, i nostri si imbattono in un vecchio esploratore, che interrogato, e pagato con un paio di monete d'oro da Thuban, afferma di essere l'unico ad aver ritrovato la strada perduta per le Sette Città. Queste sono sette antichi insediamenti, a cui aveva già fatto cenno la Strega del Baldacchino, situati in una non precisata regione dell'Hazen, distrutti secoli fa e scomparsi misteriosamente. Alcuni profughi, fuggendo nello Zenepharr, fondarono altrettante sette città a cui dettero gli stessi nomi delle progenitrici... e proprio in una di queste, Nebelburgen, era comparsa la casa delle bambole maledetta. A detta del vecchio il gruppo si troverebbe quindi nel 1092, nell'Hazen. Quasi un ritorno nel caro mondo di Therazan. Per avere altre informazioni c'è da pagare un prezzo aggiuntivo, 200 monete d'oro e potrete mettere le mani su un manoscritto che ho appena ritrovato in queste lande... Ma Thuban non ritiene veritiere le parole dell'anziano, e, spinto da voci che gli sussurrano nella mente, provenienti dal suo stocco violaceo, Anemas, lo trafigge a tradimento, suscitando il risentimento di tutti i compagni. Così mentre Iacob si appresta a curare l'anziano, e Arfuin a tradurre il manoscritto, che si presenta già a un primo sguardo incompleto, Thuban decide di andare in ricognizione intorno alla baracca. Ma la neve, inesorabile, ha già cancellato ogni traccia del camminamento dell'anziano esploratore, e la ricerca risulta infruttuosa, vecchie sedie, antichi mobili, pietre infrante, niente che possa aver valore così com'è. E Thuban se ne torna dagli altri. Arfuin declama a gran voce il contenuto, e tutti assorti e incantati dalle sue parole dimenticano ogni cosa, e si perdono nel racconto del mago...
"Anticamente vi erano Sette Città, fiorenti, e prospere, che vivevano e commerciavano nell'Hazen. Poi comparvero alcuni oggetti di strana fattura, delle case giocattolo per le bambine, e la gente iniziò a sparire, i bambini, i genitori, gli ospiti delle famiglie. Successe un po' ovunque, nelle Sette Città, ma non ci fu tempo per correre ai ripari, o pensare a nessi e conseguenze, poiché alcuni degli scomparsi tornarono come vampiri, e altri vampiri comparvero, e le popolazioni si trovarono vessate da questo flagello, una stirpe di vampiri potente e pericolosa, che, inesorabile, allungava i propri artigli sul futuro delle Sette Città. Un nome iniziò a essere mormorato, un nome temibile e terribile, Volkrakaughasth il Nero, un dracolich, o un drago vampiro, o qualcosa di ancora più innominabile... costui parve essere a capo di tutto, di tutti i mali. E solo il chierico di Almarus, Sasha, riuscì a opporvisi tenacemente... sigillò il Malvagerrimo, in un luogo sotto le montagne, ma in questo operato scomparve... le Sette Città vennero distrutte e dimenticate... non dai profughi, che le ricrearono lontane, in una terra incontaminata dal male, nello Zenepharr Orientale. Purtroppo io e il mio vecchio gruppo di combattenti, alcuni mesi fa, in missione nelle montagne nei pressi delle terre di mio zio Cole Feanar, nello Zenepharr Occidentale, abbiamo accidentalmente risvegliato proprio questo temibile Volkra..." Ovviamente il resto del gruppo resta allibito dalla rivelazione, e sconvolto per quella che pare essere una storia che si ripete, che siano dunque, queste case maledette, delle prove per selezionare i più forti e renderli schiavi del nero dracolich? Sotto quest'ottica le parole astruse della Strega, e le frasi mozzate di Earlik Kan acquistano infatti un più preciso e profondo significato...
Ma non c'è tempo per recriminare, o per riflettere, all'improvviso, una grande deflagrazione magica irrompe nell'area, bruciando ogni cosa, uccidendo il vecchio esploratore, e sciogliendo quell'anonima neve in sfrigolante vapore. Dall'invisibilità magica escono alcuni ladri che, inattesi e non sentiti, riescono abilmente a ferire gravemente molti dei nostri. La grande Zahira, ancora prima che abbia compreso gli accadimente, si affloscia a terra svenuta, mentre per Geremia il destino è più mesto ancora, perdendo la vita. Grazie alla possibilità di vedere l'invisibile, Sydex e Meladra si avventano contro i due incantatori del gruppo degli assalitori, nascosti dalla magia e sospesi in aria, un mago ammantato di nero, e un chierico dalle vesti viola, e il simbolo di Shardir in vista, entrambi coi volti ricoperti da bianche maschere di cera. Lo scontro è impari, o almeno così pare inizialmente. Anche l'altro chierico, Iacob di Femlan la Rossa Fiamma, va giù e sviene. Thuban, invisibile anch'egli, porta le cure ai compagni, ma viene travolto da una fiamma divina e tenebrosa allo stesso tempo, lanciata dall'adepto di Shardir, in grado di vedere anche oltre i magici mascheramenti... quando tutto sembra perduto, e anche Sydex pare andare incontro alla morte, Geremia si rialza, e, come zombie senziente, inizia a colpire i ladruncoli assassini che stanno ballando sul corpo di Zahira. E' il segno della rivalsa. Il gruppo si riorganizza, i ladri cadono sotto le catene della guarita Zahira, mentre Andrej e Gerbo attaccano con tenacia gli avversari. Cadono i ladri, cadono gli incantatori. Il gruppo ha vinto. Ma Geremia, chierico di Naekross, è tornato come non morto, e questo preoccupa tutti. Interrogato, afferma di aver parlato con Earlik Kan, e che costui gli ha concesso una seconda possibilità... non si sa a quale prezzo... chi è adesso che permette a Geremia di usare i suoi incantesimi? Non più Naekross, che è ostile a questi innaturali forme di non vita, o forse no? E perché Earlik Kan è riapparso proprio per Geremia? Che sia comparso anche a qualcun altro nel gruppo, che ha rischiato di andare incontro alla propria fine?
Intanto la neve cade lenta e fitta sui corpi degli assalitori, sulle ferite dei combattenti, sulle rovine della città perduta. Nascondendo ogni cosa.

mercoledì 22 ottobre 2008

Backstage Live Vampiri

Sempre Alessandro, aka Orazio e Gaspare Pulce, si è reso responsabile della diffusione di un nuovo filmato dell'Enclave, incentrato sul backstage dell'ultimo live!
Dateci un'occhiata, potrete scoprire momenti di puro sballo mentale, ospiti inattesi e il come e il quando del trucco e parrucco (l'errore è voluto).

Eccovi il linkettino:

Video Backstage Live Ottobre 2008

Ps. la foto è del live di Marzo a Empoli!

Tipi da Farmacia, ovvero i Clienti, questi sconosciuti

Rieccomi con i resoconti delle giornate di tirocinio in farmacia.
Questa volta mi concentro sulle "perle" di un paio di clienti.
Lunedì pomeriggio, ore 16 circa. Arriva un signore anziano, capelli bianchi pettinati, ben tenuto. Esordisce con un MadoXXX (non il Mado) maiXXX io rimango un po' interdetto, sai com'è, fortuna che siamo in Toscana e il moccolo è un intercalare, ma a tutto c'è un limite. Mi da le ricettine della mutua, prendo i farmaci, e nel frattempo attacca un lagnisteo su l'imbecillità di chi studia, sul fatto che ha fatto la guerra del 40 e gli ingegnere mangiacase che fanno le vie della Val di Cava (lei ci passa mai per venire a lavoro dalla Val di Cava? e che gli devi dire, di no?) e i reparti per le lastre a ortopedia all'ospedale di Pontedera dovrebbero tutti crepare, che sennò ci penso io ad ammazzarli... e sempre come intermedio un paio di bestemmie, giusto per condire, che ci mancavano. Dopo 10 minuti (un eternità), un paio di offese ricevute, (perché i farmacisti son dottori quindi sono stupidi che hanno studiato e non capiscono niente e mangiano sulla povera gente) finalmente se ne va... scopro quindi che è un cliente abituale per cui avviene la gara del "non lo servo io, poverino quello a cui tocca!" e in effetti capisco bene il perché.
Lunedì pomeriggio (sì è stato un bel pomeriggio). Ore 18 circa. Arriva una mamma con 2 gemelli di circa 5 anni. Nel mentre la farmacia è piena zeppa di clienti. La mamma chiede un paio di cose, i gemelli, urlanti (si girano tutti) cominciano a correre per la farmacia. La mamma si volta, li chiama, dai venite qui, fate i bravi! Loro mettono la manine ai fianchi e emettono il seguente verso "ma certo che no!" prendono delle confezioni della Chicco, le sbatacchiano per terra spaccandole, corrono fuori dalla farmacia, e lanciano le scatole contro le sedie del pub accando alla farmacia. Io e la direttrice si chiama la madre, guardi i figli le son scappati fuori, anche altri clienti intervengono. E poi avrebbero preso anche della roba non loro... e lei "Bambini venite che sennò, non l'ho mai fatto in 5 anni, vi devo far venire il culetto rosso, sapete non sono abituata a queste brutte figure!" e nel dire tutto questo non esce dalla farmacia, mentre i figlioletti demoniaci scappano per la strada, incuranti dei possibili pericoli... mah... alla direttrice scappa un liberatorio "mi sa che ha sbagliato a non dargliele mai" ... la signora poi se ne va, senza scusarsi per le scatole rotte...

sabato 18 ottobre 2008

Il Grande Puzzle

La scorsa settimana Andrea mi ha regalato il puzzle di questo bellissimo dipinto giapponese, del pittore Hokusai, "la Grande Onda di Kanagawa", quadro famosissimo, facente parte del gruppo delle "Vedute del Monte Fuji". Nell'attesa di completare il puzzle da 1000 pezzi, posto nuovamente l'immagine del dipinto, che mi ha sempre affascinato. Lasciatevi portar via dalla corrente dell'Oceano, contro la cui forza nulla si può...

giovedì 16 ottobre 2008

L'Enclave su YouTube!

Allora, anche se non sono ancora disponibili le foto dell'ultimo live, alcune di queste sono state pazientemente montate da Alessandro (Orazio&Gaspare Pulce) a mo' di filmatino, con la musica degli Iron Maiden di sottofondo!
Praticamente ci sono proprio tutti i partecipanti, più qualche infiltratino (eh eh eh)...
buona visione!

Video Settimo Live, 4 Ottobre 2008

martedì 14 ottobre 2008

Omeopatia e Intolleranze...

Stamani, non per mia volontà, sono andato da un medico omeopata specializzato in intolleranze alimentari, tossine e disturbi digestivi. Praticamente costui prima ti chiede che lavoro fai, qual è il tuo stile di vita, cosa mangi e cosa non mangi, poi ti fa togliere l'orologio, ti mette alla mano sinistra un elettrodo, sull'indice della destra ci spalma una cremetta e ci posiziona una pennetta con la punta abbassabile. Tutto quanto è collegato a una macchinetta, che, davanti, in una ghiera di metallo contiene delle misteriose boccettine che sposta da un buco all'altro durante l'esecuzione del test.
Ebbene, accende, ti fa suonare un paio di volte l'aggeggio e poi ti rivela le tue intolleranze. Praticamente, a sentir lui, non devo mangiare le seguenti cose: latte e latticini, pane e simili, pasta, pizza, pomodoro, olio d'oliva, carne di maiale, cibo dei ristoranti cinesi (che categoria!), cipolla, aglio, biscotti, dolci, alcolici, bevande varie... la frutta solo lontano dai pasti, il caffè massimo due al giorno. Poi mi ha detto di fare le prove per la celiachia, perché secondo lui sono predisposto (i mortacci sua). Mi ha chiesto pure se fumavo, perché dalla macchinetta risultava (!). Ha insisto sulla qualità della filiera alimentare, sull'evitare tutti i prodotti delle grandi marche, che non sono sicuri, sull'evitare di mangiare in pizzeria, che se possono risparmiano sulle materie prime... e così via, arrivando a consigliare tutta una serie di prodotti che si trovano in alcuni negozi, fra cui uno sito non distante dall'ambulatorio...
Poi mi ha abbinato delle compresse omeopatiche per il fegato e delle gocce per dormire meglio (che si vede che uno è depresso e stressato)...
Ma per favore!!! Si vede lontano un miglio che è un bravo racconta frottole. Ribadendo che per me l'omeopatia è qualcosa di molto soggettivo, alla macchinetta miracolosa do poco credito, tanto più che risultavo allergico proprio a quello che IO gli ho detto che mangiavo, il poco materiale aggiunto è venuto fuori con una serie di domande (molto scontate, chi è che non ha mai avuto problemi con il latte sopra una certa età? Chi giovane non ha mai fumato? Con la legge dei grandi numeri ci azzecchi sempre). L'apoteosi era il consigliare prodotti presenti solo o quasi nel negozietto di fiducia... di cui ha elogiato la digeribilità e il sapore, perché, ovviamente, lui mangia solo prodotti naturali personalmente, tra cui spicca il grano duro Kamut (e mangiare questo va benissimo, perché è d'altissima qualità). E alla fine, per tutti questi saggi consigli, s'è intascato 80 euro, evvai! E io sono rimasto punto e a capo, perché, pure a detta del simpatico dottore, "per esser sicuri, fai un test per le intolleranze all'ospedale"... ma bravo, ma bravo...

sabato 11 ottobre 2008

La Città Morta

Continuando l'esplorazione della casa maledetta...
al risveglio il neo gruppo di avventurieri attraversa un'altra porta della casa delle bambole, e si ritrova in un pianoro, al limitare di una città visibilmente abbandonata e in rovina. Tutto intorno è caldo, c'è odore di zolfo, e il cielo è coperto da una cappa di plumbee nubi. Quand'ecco, dal nulla, il cielo si squarcia e un giovane guerriero biondo precipita fra mille sospetti proprio in mezzo agli esploratori. Dopo i primi sospetti si scopre che costui è un neofita di un'associazione combattente della Confederazione delle Sette Città d'Oro. Si chiama Andrej, e l'ultima cosa di cui si ricorda è che stava combattendo contro un potente vampiro, Nagal, in una città non lontana da Nebelburgen, poi nulla... nonostante le palesi diffidenze iniziali, e l'ottima perquisizione compiuta contemporaneamente da Meladra e Thuban, il gruppo decide di portarselo dietro... un paio di braccia in più con uno spada bastarda impugnata si suppone siano sempre utili...
La città è abbandonato in realtà solo apparentemente: ovunque vi sono spettri, che vagano infestando le antiche dimore. Al passaggio del gruppo però le presenze si ritraggono, forse infastidite dal simbolo del chierico di Naekross, Geremia, o forse per altre oscure motivazioni.
Quasi al centro della cittadina, Zahira decide di allontanarsi dagli altri. E questo decisione si rivelerà portatrice di sventura. Dall'invisibilità in cui erano celati due grandissimi umanoidi rossicci, due ogre, la immobilizzano, tenendola ben stretta a sé... e il loro capo, anch'egli materializzatosi davanti agli occhi di tutti, le si avventa al collo, iniziando a succhiarle l'energia vitale, e il sangue... Maestro lo chiamano i suoi servitori, e l'ogre dalla pelle bluastra, forse un ogre magi, razza più forte e superiore degli ogre normali, di sicuro un vampiro, non lascia al gruppo tempo di reazione. Dietro di loro altri ogre compaiono, armati con grossi martelli di legno, che avventano contro le retrovie... Thuban, Geremia e il bardo Acrosen, vengono duramente colpiti, quest'ultimo fortemente, tanto da far temere il peggio. Forse per questo Geremia si rivela subito per chierico di Naekross e si avventa contro uno degli ogre, all'apparenza senza alcun senso, se non la foga della rivalsa contro creature che palesemente sfidano la propria divinità, che vorrebbe che con la morte avesse fine ogni cosa, e che le energie del male non fossero impiegate per rianimare i cadaveri... lo scontro è impari, e mentre Acrosen e Thuban prontamente si ritirano celandosi nell'invisibile, per curarsi le ferite, Geremia resta da solo contro gli ogre che lo abbattono... nel contrempo Sydex e Andrej si avventano contro il Maestro, dopo che, ormai ridotta in fin di vita, Zahira è stata allontanata dallo scontro da un repentino incantesimo di Arfuin, in grado di far viaggiare i corpi entro brevi distanze sullo stesso piano d'esistenza. Sotto i colpi furenti e furiosi, il Maestro è costretto a ritirarsi nella sua forma di nebbia, ma anche così non ha scampo, mentre i suoi adepti cadono uno dopo l'altro... solo uno porta via con sé il povero Geremia in fin di vita, nell'intento di umiliare grandemente il dio Naekross, rendendo un suo discepolo un adepto del Maestro vampiro... Thuban, invisibile, segue l'ogre nella cripta del vampiro, appena in tempo per veder rimaterializzarsi nella bara il Maestro, ormai esangue, e che abbisogna di un po' di tempo di ripresa nel proprio sacrilego "letto" per poter tornare a combattere. Ma Anemas, l'Infetta, lo stocco dai riflessi violacei di Thuban, non ha pietà del mostro, che viene prontamente decollato da Thuban. Questo provoca la morte instantanea anche del servitore sopravvissuto e l'apertura di un portale, forse l'uscita da questa "stanza" della casa...
Guarito Geremia, fortunamente salvo, i nostri sono costretti a buttarsi nel portale, perché gli spettri non erano affatto arretrati dal simbolo di Naekross bensì dal Maestro, e ora si stanno avventando contro gli avventurieri... è un attimo... al di là si ritrovano tutti in una camera da letto, con una vecchia distesa dietro le cortine di un letto a baldacchino di nobile fattura. L'anziana è mostruosa, ha lunghe unghie delle mani che si ricurvano su sé stesse, e una rauca voce con cui si complimenta con gli "eroi" per essere arrivati fin qui. Incalzata da Thuban rivela che a capo della casa vi è il "vecchio con la barba" di cui parla Enrika, mentre sopra tutto quanto vi è l'ideatore delle case maledette, di cui però lei non sa, o non vuole rivelare niente se non il suo immenso potere. Quanto a lei, ella è venuta di sua sponte in questa casa per alimentare il Male che ne costituisce le fondamenta. Interrogata su Nagal ammette di conoscerlo, ma non rivela altro. Dopodiché, con un incantesimo, costringe Andrej a attaccare il resto del gruppo, mentre la camera inizia ad ingrandirsi, e lei, levitando, si alza in alto, lontana dalla catena chiodata di Zahira, ma non abbastanza lontana dagli attacchi magici di Arfuin o da quelli fisici di Sydex, in grado di volare magicamente, e di Meladra... tentacoli di neri di Argretz vengono evocati dalla strega, per imprigionare i combattenti rimasti a terra, e sfere infuocate si avventano contro il gruppo... ma alla fine per la vecchia malvagia non c'è via di scampo...
Adesso, nella stanza ritornata alle originarie dimensioni, finite le illusioni o le arti arcane della megera, il gruppo può riposare, e rinfrancarsi... certo però che gli interrogativi non si sono affievoliti ma sono aumentati... e la tensione resta palpabile a tutti... come i pericoli che si nascondono dietro ogni porta...

PS. l'immagine, un numero di copertina di Dampyr, rende bene l'idea della città morta...

PPS. Riaggiorno dopo una settimana. Mi hanno tolto l'immagine, devo aver offeso la Bonelli... vabbé, a me sembrava pubblicità gratuita... ho quindi sostituito l'immagine.

mercoledì 8 ottobre 2008

Carichi Infranti

Oggi sono chiacchierone...
ne approfitto per rammentare l'"immane" carico dell'ordine diretto della Aboca... con tanto di Propoli per bambini alla fragola consegnatoci rotto, ma ben nascosto nel pacco. Risultato: uno sgradevole dolciastro profumo di fragola e propoli ha invaso il magazzino e uno schifido liquame appiccicoso ha ricoperto camice, pavimento e laboratorio... una vera delizia!
Almeno nel pomeriggio mi è arrivata una cosa speciale (:-) ) di cui parlerò a tempo debito!

Serata al Lume di Candela...

Sabato c'è stato il live di Vampiri la Masquerade del gruppo dell'Enclave di San Miniato. Mi hanno accompagnato Elena e Andrea, ai quali sono venuti i crampi al gomito a suon di tenere il famoso dito alzato di chi non gioca (è così che si fa...)
Dopo alcuni mesi, l'ultimo live risaliva a metà maggio, sono rientrato nei panni di Guglielmo Maria degli Olberighi, Ventrue di Firenze, da poco trasferito nel neo principato di Empoli, al centro di travagliate situazioni politiche, camarilliche e non. In una serata, ambientata solo 3 notti dopo l'attacco dei vili di Livorno, e in cui i Giovanni pare abbiano ottenuto ancora più appoggi, a discapito dei camarillici Tremere (e proprio questo "esubero" di influenza dei Giovanni fa temere il peggio al sottoscritto), Guglielmo Maria ha ufficialmente ricevuto dal Principe in persona l'oneroso, ma prestigioso, titolo di arpia (praticamente lo spettegolatore ufficiale dell'Elysium di Empoli) andando ad affiancare la cara Lilian, mentre il doppiogiochista Syn è asceso ai compiti di siniscalco. Chi invece è stato declassato è stato Padre Geremia, fino a poco prima favorito degli Anziani per il ruolo di siniscalco. Ma qualcosa avrà pur fatto il caro Geremia per aver perso tutta insieme la fiducia del Principe. Nel contempo, nella serata, svoltasi interamente all'Elysium di Empoli, i vari personaggi hanno continuato a intrecciare le loro mosse. Non tutti hanno gradito la nomina di Guglielmo Maria e parrebbe che le sorelline Della Rocca, ormai care amiche dei Gangrel locali, abbiano ben approfittato degli spettegolezzi di un tale Davide Di Dio, artista incompreso a cui Guglielmo aveva negato l'illuminazione per una mostra, un anno fa. Che poi questo artista fosse convinto di aver ritratto Eracle quando aveva fatto un Apollo con una cetra in mano è tutta un'altra storia... Per rinsaldare i legami con alcuni dei Fratelli, Guglielmo ha deciso di entrare in coterie con Lilian, il neo keeper Orazio/Gaspare e il decaduto Padre Geremia, sperando che questo possa permettergli una posizione più sicura nella società locale.
Dopo aver anche accolto la romana Malaspina, intenzionata a vendere armi in esclusiva nella zona, Guglielmo ha ricevuto le lamentele di Aro, un reduce della guerra di Livorno, portatore della infausta notizia della morte del vecchio sceriffo Isaia. Chi invece era attesa, ma non è arrivata se non alla fine, era Elena, nominata sceriffo dopo il rientro in città di Marcantonio (un ex favorito alla carica di Principe, poi surclassato dall'attuale Jean de la Croix)... peccato che la sua attesa venuta abbia coinciso con il "fine live" (ovvero tutti a casa e buona notte ;-) )...
cosa potrà mai accadere ancora?

lunedì 6 ottobre 2008

Mamma Mia!

Mamma Mia...
ovvero il film musical tratto dall'omonimo musical americano basato sulle musiche degli Abba, noto gruppo di disco music anni 70. L'ho visto ieri sera, in compagnia di Andrea, Elena, Matteo, Fede e amici. Certo forse credevate che avrei parlato prima del live di Vampiri la Masquerade di sabato sera a Vociintransito, e invece no! Eh eh eh... per quello ci vorrà un post dedicato, quando avrò più tempo.
Tornando al film, l'ho trovato divertente e simpatico, come ogni musical sa essere, con quel non so che in più dovuto, probabilmente, alla bravura della protagonista (la Streep) e alla notorietà delle canzoni guida del film. Irresistibile la scena di Dancing Queen... per cui...

Dancing Queen ABBA

You can dance, you can jive, having the time of your life
See that girl, watch that scene, dig in the dancing queen

Friday night and the lights are low
Looking out for the place to go
Where they play the right music, getting in the swing
You come in to look for a king
Anybody could be that guy
Night is young and the musics high
With a bit of rock music, everything is fine
Youre in the mood for a dance
And when you get the chance...

You are the dancing queen, young and sweet, only seventeen
Dancing queen, feel the beat from the tambourine
You can dance, you can jive, having the time of your life
See that girl, watch that scene, dig in the dancing queen

Youre a teaser, you turn em on
Leave them burning and then youre gone
Looking out for another, anyone will do
Youre in the mood for a dance
And when you get the chance...

You are the dancing queen, young and sweet, only seventeen
Dancing queen, feel the beat from the tambourine
You can dance, you can jive, having the time of your life
See that girl, watch that scene, dig in the dancing queen...

sabato 4 ottobre 2008

Nella Piana di Earlik Kan

Aggiornamenti avventura di Thuban e compagni!
Avevamo lasciato il nostro eroe appena sbalzato nella casa delle bambole di hazeniana provenienza.
In pochi minuti si fa aggiornare dal fantasma della bambina, Enrika, sulle particolarità di questa strana casa fuori dalle dimensioni conosciute. Dislocata su tre "piani", dotati ognuno di forme variabili e instabili, pare governata da un anziano, un vecchio con la barba, che si ciba di corpo e anima di coloro che riescono ad arrivare fin da lui. Inoltre sembrerebbe in compagnia di una strega. Guidati dall'imprudenza di Sydex, il gruppo decide di avventurarsi nei piani superiori, tenendo a mente i consigli di Enrika. Restare al piano terra appare infatti improponibile, senza cibo né acqua le aspettative di vita si riducono a zero. Tutti entrano dalla porta centrale, superate le prime scalinate. E sorpresa, ciò che appare agli occhi degli avventurieri non è una stanza, bensì un'immensa distesa collinare, uno spazio aperto, ricolmo di cadaveri di combattenti e soldati provenienti da ogni epoca di Therazan, e non solo. Dopo le prime esplorazioni, rinfrancati dalle parole del chierico di Naekross, Geremia, appare una figura maestosa e imponente, a cavallo di uno stallone nero e fiero. Costui si presenta come Earlik Kan, Signore dell'Esercito Immortale. E come il sesto senso di Thuban aveva ben previsto, rianima gli scheletri contro il gruppo. Costretti dagli eventi inattesi i nostri riescono a improvvisare strategie, ed attacchi ad effetto, contro quei resistenti rianimati, di cui alcuni, dotati di magiche asce del fuoco, particolarmente pericolosi. Come dire... la necessità fa il gruppo. Superato l'incontro, Earlik Kan si rivela disposto a qualche chiarimento. Egli era un'immortale entità un tempo psicopompo dei combattenti, in seguito gran generale di un esercito di anime guerriere a cui dava, di fatto, una seconda possibilità di vittoria, dopo la morte nella pugna. Anni o secoli fa, non è chiaro, dovette prestarsi per un gioco che non apprezzava: l'ideatore della misteriosa casa aveva infatti fatto in modo che una delle "prove" da superare per arrivare ai piani alti fosse proprio passare dalle terre del Signore Earlik Kan. Molti rimangono però i lati oscuri della vicenda... chi mai poteva legare a sé una così potente entità, pure contro la sua volontà? Ma mentre i dubbi restano, i nostri si ritrovano nella casa, e, trovata una stanza che pare non mutare in aspetto, decidono di riprendersi lì dagli scontri appena superati... quali altre prove li aspetteranno? Thuban si preoccupa davvero... che sia una forza impossibile da abbattere il sovrano e ideatore di questo maledetto artificio?

martedì 30 settembre 2008

Domenica al Cinema, ovvero la Mummia 3

Domenica Andrea mi ha raggiunto nel primo pomeriggio, e siamo andati a vedere "La Mummia 3 - la tomba dell'imperatore dragone". Nel titolo faraonico si nasconde l'ultimo popcorn movie americano, che è stato comunque ben gradito da entrambi gli spettatori, sia per le doti fisiche di Brendan Fraser (eh eh eh), sia per il gusto retrò stile primi Indiana Jones, sia per gli effetti speciali a profusione, che non guastano mai. Il sottoscritto ha gradito la ripresa della leggenda cinese dell'imperatore nascosto sotto la montagna, circondato dal suo esercito di terracotta, storia che mi fu realmente raccontata durante il mio viaggio in Cina, nel 2006. Ovviamente qui si è tutto mescolato con gli effetti speciali e le licenze hollywoodiane...ma il risultato è più che gradevole per un tranquillo pomeriggio di inizio autunno.

domenica 28 settembre 2008

Tra una Cena e una Mostra

Giorni intensi...
giovedì c'è stata la cena di saluto a Marco che domani partirà per l'Olanda, dove rimarrà 12 mesi per uno stage lavorativo presso un'industria chimica. Sinceramente son felice molto per lui, visto che era quello che da anni sperava di poter fare, ma un po' sono dispiaciuto, se non altro perché mi mancheranno le lunghe chiacchierate dove si parlava di tutto.
Venerdì con Andrea sono andato a Firenze, alla mostra a Palazzo Strozzi sull'Impressionismo. Forse non c'era nessuna opera "da prima pagina", ma, attraversando le varie sale, si assisteva allo sviluppo delle numerose correnti, ed erano spiegate le tecniche pittoriche, e come queste si differenziavano dalla pittura accademica di fine Ottocento. Veniva spiegato se un quadro era stato davvero dipinto en plein air, come affermavano di fare gli impressionisti, oppure se era stato rimaneggiato in seguito. Molto interessante insomma.
Sabato giornata intensa con intensi spostamenti... oggi invece sono sei mesi che sto con il mio puciosino Andrea. E sono molto felice per questo. E spero che ci saranno sempre altri mesi come questi appena trascorsi. Perché quando incontriamo qualcuno di speciale, lo sentiamo dentro di noi, e sappiamo che è difficile sostituirlo.

giovedì 25 settembre 2008

Allucinazioni Immense


Ovvero quello che ti può capitare a fare il tirocinio in una farmacia comunale!
Attualmente sono localizzato presso la Comunale n.° 2 di Pontedera (quella di Fuori Del Ponte, per intendersi), e la clientela mi riempie sempre di tanti bellissimi aneddoti! Ad esempio una signora oggi mi ha risposto male perché non le buttavo via subito le scatole vuote dei vecchi farmaci (!)... Ieri disumanamente sono arrivati una caterva di pacchi dell'Avéne e della Durex, caricandoli ho scoperto che esistono miliardi di preservativi differenti! Informazioni utili giusto per me perché NESSUNO ti chiede anche solo una minima cosa su profilattici e annessi, mentre, sempre per fare esempi, pretendono un prodotto per la tosse che prude la gola e un'altro per la tosse che fa male alla gola (!). Quanto ai clienti dei suddetti prodotti, li vedi entrare in farmacia, fare un giro fra gli espositori, prelevare la confezione, nasconderla con una crema, uno shampoo, un qualcosa che c'è lì vicino e poi dirigersi cautamente al banco, dove porgono la confezione di profilattici nascosta dall'altro oggetto... e pensare che se si mettessero a leggere bene si accorgerebbero che ci sono i Tropical Mix (al gusto ACE credo), i Chocolate Mix (al gusto cioccolato), la Selection Mix (un po' di tutto), i Pleasuremax (per provare piaceri extra, per lui e per lei, e di questi pure la versione Hot esiste, più calda, così sta scritto), gli Avanti Ultima (con Saturno sopra, non in lattice per gli allergici)... poi ci sono i mini vibratori, i gel... insomma di tutto di più... e io mi sono sempre e solo limitato ai classici Love...
Con questo post inauguro la categoria "Figli di Galeno" dove, indovinate un po' racconterò gli aneddoti legati al mondo della farmacia (sigh sigh)!

martedì 23 settembre 2008

La Casa delle Bambole


Ed ecco iniziare le avventure del ladro di gilda Thuban Megres...
In viaggio in cerca di avventure, e di agganci per la propria gilda dei Coltelli Invisibili, l'Ombra Silente Thuban Megres in compagnia dell'amico Sydex, del compagno di gilda Gerbo l'halfling e del mago Arfuin, raggiunge la cittadina di Nebelburg (Borgo Nebbia) nella Confederazione delle Sette Città d'Oro, nel nord est dello Zenepharr. Questa è una confederazione la cui popolazione è composta, quasi interamente di famiglie provenienti dall'Hazen. Il gruppetto, arrivato in città, è ricevuto dal sindaco. C'è bisogno di scoprire dove siano scomparsi i membri di una famiglia, svaniti nel nulla pochi giorni addietro. Lì Thuban è, diciamo, costretto a collaborare con altri individui, anche loro, come lui, alla cerca di soldi e di fama. Costoro sono il chierico di Femlan Jacob, l'accolito di Naekross Geremia, l'incantatore Kalten, la "gigantessa" guerriera Zahira e il menestrello suo fratello Acrosen. Nonostante qualche acredine iniziale, provocata principalmente dal travestimento magico di Sydex e dall'insistenza chiarificatrice di Kalten, nonché dall'idea di dover spartire il bottino con altri "compagni", il nuovo gruppo si reca, in compagnia di Elrik, il capo delle guardie locali, alla fattoria incriminata. Scoperta in poco tempo la presenza di una strana casa giocattolo nella stanza dei bambini, di fattura raffinata, e di hazeniana provenienza, i cui bambolotti paiono muoversi molto lentamente, e autonomamente, una luce accecante illumina la piccola costruzione di legno, e un portale si spalanca davanti agli esterefatti avventurieri. Tentacoli neri fuoriescono e catturano uno dopo l'altro tutti gli improvvisati investigatori, meno Thuban stesso che prontamente si dilegua... e corre ad avvertire il sindaco della presenza dell'infido "malefatto". Andando incautamente da solo a interrogare il fattore della famiglia scomparsa, responsabile, a quanto pare, del "trasferimento" della casa delle bambole (e forse anche di qualche altro oggetto magico o di valore), Thuban rimane avvelenato e, risvegliatosi alcune ore dopo, in piena notte, dopo aver racimolato quel che può, e averlo messo al sicuro, non avendo più avuto notizie dai "rapiti" nella casetta giocattolo, e forse anche un po' irato per la trappola al veleno del fattore (prontamente dileguatosi con l'assistente), decide quindi di buttarsi anche lui nella casa maledetta.
Lascia una lettera al sindaco, e si lascia prendere nel portale... ... ...
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Lì ritrova i suoi "compagni", insieme a una parte della famiglia scomparsa e al fantasma di una bambina, Enrica. Quest'ultima racconta della casa degli orrori in cui sono tutti rinchiusi, sospesa in un vuoto temporale...

lunedì 22 settembre 2008

Preparativi alla Prima Sessione

Ieri compleanno a sorpresa del Mado, come di consueto a casa sua, e come di consueto faceva un freddo che non vi dico... Oggi mattina all'università, dietro alle beghe per il cambio di farmacia per il tirocinio (anche qui ognuno ha la sua versione definitiva della pratica, il problema è farle combaciare tutte), fra poco pomeridiano tirocinio, dopo prima sessione del nuovo gruppo di D&D, a casa di Elena, dove interpreterò un ladro di nome Thuban Megres, affiliato a una delle più importanti associazioni illegali dello Zenepharr, i Coltelli Invisibili. Pochi amici, eccezion fatta per il grigio Sydex, e il supervisore Aexis. Sempre con sè il proprio stocco Ademas, di uno scuro metallo dai riflessi violacei, con un'iscrizione in draconico sull'elsa, che recita "Ademas, l'infetta"... un bell'inizio no? ;-)

domenica 21 settembre 2008

Notte Bianca e Killer Queen

Dopo un pomeriggio sperso in quel di Firenze con Andrea, alla vana ricerca di puzzle che si trovano, a quanto pare, solamente su Internet, siamo approdati alla tradizionale e consueta Festa dei Commercianti di Pontedera, da due anni ribattezzata "La Notte Bianca", che fa più fashion.
Rico lavorava al Barrino, come ormai da consuetudine, insieme a tutto l'entourage della famiglia del Mado. Meno affollamento rispetto agli anni passati in quel di via Roma, forse l'allargamento al quartiere d'Oltrera ha contribuito a diluire stand, tavoli e servizi, rendendo il tutto più "vivibile". Dopo la cena a base di polenta al ragù, trippa e fagioli (una cosetta leggera leggera insomma...) Andrea e io ci siamo appostati in Piazza Cavour, dove, ignorando volutamente il concerto degli insopportabili Sonhora che aveva luogo in quel del Piazzone (assediato da mille tredicenni del gentil sesso, come ci riferirà poi Dario), abbiamo aspettato l'arrivo dei Killer Queen. I quali sono arrivati e non hanno deluso. Magari il cantante non era proprio al top vocale, ma tant'è...i musicisti eran tutti molto bravi, poi hanno suonato Under Pressure, Radio Ga Ga, Bohemian Rapsody, e l'epica Innuendo (pezzo che adoro), quindi... che chiedere di più?
Al concerto c'erano anche Serena, Elena (in trance), Martina, il Loba, Luca & company.
Poi è partita, a mezzanotte e mezzo passata, con fuochi d'artificio non visti (ma il concerto meritava di più) la musica da ballo, mix di Caparezza e Roy Paci... ancora qualche giro, saluti agli amici, e poi a casa, passeggiando per strade e luoghi dove solitamente non potresti andare, in un clima di puro relax e svago...
Come ha detto Serena "e posso perdermi l'unico evento mondano di Pontedera?"

sabato 20 settembre 2008

Castel Ravenloft

Ieri alla fumetteria ho comprato il modulo per l'avventura in D&D 3.5 di "Spedizione a Castel Ravenloft". Era un po' che mi stuzzicava l'idea di acquistarla, specialmente da quando avevo visto l'ottimo lavoro compiuto dalla Wizard in avventure di ampio respiro come "La Mano Rossa". E in effetti il contenuto non mi ha deluso. Il tutto si presenta come un'ambientazione in cui i PG possono venir trascinati per i motivi più bizzarri, non mancano le sottotrame e le deviazioni, e ogni incontro è corredato di ottime mappe, che per quanto riguarda il Castel Ravenloft sono pure tridimensionali... la grafica quindi è altamente funzionale a una appropriata rappresentazione di ciò che "in gioco" dovrebbe avvenire. Poi ritrovare il mio caro vecchio Strahd von Zarovich fa sempre piacere. Lo "conobbi" in terza elementare, ai tempi del librogame "Il Signore di Ravenloft". E quest'avventura, come pure quel librogame, non sono altro che una ripresentazione del vecchio modulo "Avventura a Castel Ravenloft" in cui i nostri eroi dovevano salvare la figlia del borgomastro di Barovia, Ireena, dalle attenzioni del conte vampiro... in un universo ammantato da nebbie eterne, zingare che leggono i tarocchi e antichi artefatti del bene celati in cripte sconsacrate... adesso le trame si sono fatte più corpose ed "espanse", ci sono più PNG ed è possibile sviluppare la storia anche dopo la "sconfitta" del vecchio Strahd, beh sempre che i PG ci riescano davvero... eh eh eh...

giovedì 18 settembre 2008

Come Alloggiare gli Ospiti

Di cosa parlerò in questo sito? Se il tempo me lo permetterà... di tutto un po'. Ma ovviamente partirò da ciò che mi appassiona maggiormente. Quindi darò spazio al mondo del Fantasy e del D&D, nella categoria "Therazan e gli altri". Therazan è un mondo di pura fantasia nato dalla mente del mio gruppo di giocatori di Dungeons & Dragons, in particolar modo di Rico e di me, e di cui potrete sentire molte storie leggendo sull'Oasi del Saggio (ovvero il blog di Rico medesimo).
Poi c'è la musica, altra mia grande passione, che si svilupperà sotto il nome di "Orfeo", mitico riferimento all'antico cantore, nonché a una canzone di Carmen Consoli e all'analoga categoria della vecchia Theo's Room. Sotto "Theo's Room" ci saranno invece tutti gli sfoghi, i discorsi a ruota libera sul mondo e gli accidenti che mi capitano più o meno giornalmente...la mia stanzetta "privata" insomma. Mentre se esporrò quadri o parlerò di arti visive sarò fra i "Mirabilia".
Per ora credo che possa bastare...

La Nascita di Venere

Per continuare una vecchia tradizione, ecco un post a tutta arte... il soggetto è la Nascita di Venere di Botticelli. Non mi chiedete perché... ma oggi mi andava così!


mercoledì 17 settembre 2008

Si (Ri)Parte!

Ecco messi in pratica i buoni propositi...
fra poco andrà in riposo la vecchia Theo's Room, che rimarrà comunque sempre attiva per gli album di fotografie, che aggiornerò là, previa comunicazione quaggiù, e, ovviamente, per chiunque volesse rileggere i vecchi post e le relative risposte... in fondo di cancellare tutto non mi andava, soprattutto per il valore affettivo che certi piccoli commenti avevano assunto con il passare del tempo. L'indirizzo lo trovate nell'elenco dei blog qui sul sito.
Perché questo cambio? Non certo per il numero, esiguo, dei miei lettori che chiedevano un sito più facilmente accessibile... diciamo che l'impostazione dei post e del blog nel suo insieme permessa dalla Microsoft è "alquanto" limitata. In più, visto che il mio blog ha appena compiuto due anni di vita, ho pensato che rinnovarlo, sperando di potergli dedicare più tempo, potesse essere una bella idea. Se poi non avverrà... così sia...
Alla prossima!