
Ci sono ancora i feriti, gli amici tramutati in pietra, come Gerbo, gli avvelenati. La situazione è davvero critica. Ed adesso la terra trema. Dal centro della corte, il suolo cede, una luce verde e bianca si espande e ovunque irradia i suoi raggi benefici e caldi. Thuban e Geremia li avvertono però come dolorosi pugnali. Fitte nel cuore immobile. Andrej, Arfuin, Sydex e gli altri si lasciano colpire. Una potente magia guaritrice è all'opera, le statue ritornano a muoversi, gli animi sono confortati, le ferite medicate. Pare l'opera di un benevolo dio. E infatti, fra le luci, appare in candide bianche vesti, la figura di Sasha Hrad, chierico di Almarus. Colui che si era immolato per sigillare il crudele Volkaraugast. Colui che aveva dato la propria vita, e la propria anima, per un ideale.
Sasha è qui, pronto a parlare ai nostri, che lo ascoltano, accogliendo in sé ogni parola... Meladra diffida di lui, la sua natura diabolica glielo suggerisce. Anche Thuban, reso un morto che cammina, sente ribollire lo sdegno verso questa così solare creatura celeste... ma forse l'odio è per qualcosa di ancora più profondo e radicato nel suo passato... chissà...
Sasha ringrazia gli eroi che lo hanno liberato. Secondo le sue parole egli sarebbe rimasto sigillato lì dentro, almeno finché qualcuno non fosse riuscito a uccidere il vecchio mago, sovrano della casa delle bambole. Adesso però il portale che si aprirà sarà quello difinitivo, che darà sulla residenza del temibile Volkaraugast. E lui è qui per aiutare, un'ultima volta. Ormai non può più attaccare direttamente il dracolich. Mapuò donare parte delle sue magie ai nostri. Sperando con loro di riuscire così a far pendere la bilancia verso la giustizia, negando al drago ogni possibilità di rivalsa. Sconfittolo, per poi poter distruggere la casa definitivamente, c'è bisogno di un sacrificio. La casa andrà bruciata contemporaneamente dall'interno, e dall'esterno. Quindi qualcuno dovrà rimanere "dentro", e darle fuoco. Così l'incubo finirà una volta per tutte. Ma anche la vita di qualcuno... aggiunge che questo atto, di sacrificio e di amore gratuito, sarebbe in grado di riscattare anche coloro che si sono "venduti" all'implacabile Earlik Kan... Thuban allora si sente punto nell'orgoglio, e apostrofa severamente il chierico, mettendone in dubbio la realtà, l'esistenza, come un diabolico essere ne contraddice ogni frase, ogni affermazione. Ma alla fine, nel suo animo, i dubbi rimangono. Sasha lo invita, se non a credere nella luce chiarificatrice di Almarus, almeno nella forza del sacrificio, e dell'amore. Thuban, sprezzante, manifesta solo odio nei suoi confronti.
Nel frattempo, prima di affrontare l'ultimo passo, i nostri decidono di accamparsi. Sasha veglierà su di loro. Riposati, sono pronti a partire, attraversare l'ultimo portale, un nero spazio venato da scariche elettriche che si è manifestato fra le rovine della città assediata. Thuban ha riflettuto tutta la notte, non ha bisogno di dormire, adesso non più. Rimane indietro, e rivolgendosi a Sasha gli lascia il simbolo di Shardir che aveva recuperato qualche "stanza" addietro. "Questa è l'ultima possibilità che do' al tuo dio" dice "e spero di non sbagliarmi" Sasha sorride.
Il cielo è plumbeo. Fulmini lo solcano e lo illuminano a sprazzi. Tuoni risuonano per la valle...Il terreno, arido, è ricolmo di zombie. Zombie ammassati, inespressivi, innaturali. In fondo c'è una montagna, e alla sua base una grotta, nera, oscura, si apre. Gli zombie ne evitano l'entrata. Sydex prova a richiamare l'attenzione dei non morti, e ci riesce. Questi iniziano ad attaccarlo. I nostri fuggono, scansando i colpi dei morti, e raggiungono la grotta. Gli zombie, è vero, lì davanti si fermano. Un suono di tamburi, misto a grida, proviene dall'interno. Dalle profondità della terra. E' buio, pietre vengono incantate affinché sprigionino un po' di luce. Odori nauseanti, di carne putrefatta e corpi che marciscono, salgono dalla caverna. Ormai non ha senso esitare.
La compagnia avanza nelle tenebre solo a stento rischiarate, fino all'apertura in una grande sala sotterranea. E' da lì che provengono le urla, gli schiamazzi. Orde di spettri sono rivelati da chi è in grado di vedere il non visibile. Ma ciò che impressiona maggiormente è il grande corpo dracoide assiso su un trono. E' raggrinzito, pare mummificato. Ha il volto di un drago nero, ma il corpo di un gigante. Scaglie nere ricoprono i muscoli, vermi ne fuoriescono... è orribile, è la fonte del tanfo nauseabondo. Ma non solo di quello. "Avete lunga soltanto la lingua?" la voce, temibile, apostrofa i combattenti. "Voglio provare la vostra forza!" e dalla bocca escono quattro creature simili a lui, leggermente più piccole, e visibilmente in ottima forma fisica... lo scontro finale ha inizio.
Un terremoto distrugge il cunicolo di accesso, il dracolich sogghigna. I suoi pupilli attaccano e iniziano a mietere vittime... anche Iacob di Femlan cade e si rialza schiavo di Earlik Kan. Zahira, morsa da uno dei mostri, cade nuovamente sotto il dominio dei nemici e si rivolta contro i suoi compagni, che pare non abbiano ancora imparato la lezione, continuando a mostrare gli stessi punti deboli di sempre... è pericoloso, soprattutto in situazioni come queste, critiche e decisive. Sydex, accompagnato da Meladra, cerca di avventarsi sul dracolich... Thuban con Anemas al suo fianco prova a riscattarsi... ma ci sarà ancora una speranza?
6 commenti:
Impeccabile come sempre! Anzi, apprezzo il tatto nel non sottolineare le seconda morte del chierico Jeremia e la prima del nostro amato Iacob...per chi è a quota uno ok, ma per chi già ne ha collezionate due...beh ci saranno sicuramente problemi, ci vorrà mooolta forza di volontà per fuggire Earlik!!!!!
Vi ricordo di non mancare alla prossima sessione!!
Sembra sempre che il mio Sydex sia scemo, e in fondo non ci siamo tanto lontani. Per lui bisogna segnalare "i momenti saggezza"!
Devo dire che si preannuncia uno scontro duro, proprio come piace a me! E a Sydex!!!
No guarda la frase di immensa saggezza che hai propinato al chierico di Almarus non l'ho riportata... sennò davvero che Sydex sarebbe sprofondato in fondo all'hit parade della Saggezza, raschiando il fondo in compagnia del Boleto Stridente e del Cubo Gelatinoso... ;)
Già... di fatto Geremia continua a ignorare completamente questo blog, come le email che gli mando, praticamente ignora il sottoscritto... morirà quando masterizzerò la mia parte di Mano Rossa?! Ah ah ah!!!
Lo scopriremo solo vivendo...
Ah ah ah!!!
Geremia non c'è nella Mano Rossa... Ciò è temibile...
Soprattutto ormai Geremia ci ha completamente abbandonato... amen...
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