domenica 4 gennaio 2009

Valentina

Era l'anno 2002, un'estate che non dimenticherò. E c'era questa canzone alla tv. Seguiva il "Passo Silenzioso delle Neve", che aveva segnato, a San Remo, l'esordio musicale di Valentina Giovagnini, giovane promessa della canzone nostrana, affascinata dallo studio e dalla riscoperta delle melodie strumentali celtiche tradizionali. Comprai anche l'album, "Creatura Nuda", perché mi piaceva. Venne in seguito un po' bistrattata dal grande pubblico, ma lei continuava il suo percorso musicale girando per l'Italia. Di quando in quando io cercavo notizie di lei, qui, sul web, in attesa di un suo ritorno. Ora non ha più senso, se ne è andata. Ma la sua musica e le sensazioni che mi trasmette sono ancora qui. Vive.
Addio.

Valentina Giovagnini
Senza Origine

Balla fino a che pace non c'è
Balla fino a che terra non è
Prendimi così stringimi a te
Gira intorno a me canta con me
Gira intorno a me canta con me
Balla fino a che pace non c'è
Senza origine
da strade e vie tornano in me
le false lacrime dei re
solitudine
che inganno sei che inganno sei
nei giorni miei
Balla fino a che pace non c'è
Balla fino a che terra non è
Prendimi così stringimi a te
Gira intorno a me canta con me
Balla fino a che pace non c'è
Balla fino a che alba non è
Gira intorno a me canta con me
Balla fino a che pace non c'è
Senza origine
tra uomini e no
scivolerò ancora in un deserto al neon
per non essere
straniera mai nemica mai negli occhi tuoi
Piramidi che girano in un gioco di luce
non fermarti mai
in questo rito che tempo non ha...

1 commento:

Moon's Gift ha detto...

Le tue mani mai, il tuo corpo mai, la tua pelle mai, il tuo nome mai,bi tuoi occhi mai,la tua voce mai...Mai più. Addio vale.