lunedì 19 gennaio 2009

La Fine del Male... o l'Inizio?

Lo scontro con Volkraraugast è terribile...
anche altri eroi cadono esanimi a terra, Zahira, ormai libera da ogni dominazione, e il giovane Andrej. Anche per loro si prospetta un ritorno immediato a opera di Earlik Kan, a patto di un futuro di servitù fra le sue schiere di non morti. I figli di Volkraraugast vengono sconfitti uno alla volta, mentre il malvagio padre è punzecchiato, più che altro, sia da Meladra sia da Sydex. Quando però tutte le forze si concentrano contro il malvagerrimo dracolich, i cui poteri non sono stati ancora ripristinati completamente, il signore del male comincia a tremare. Prova a scagliare contro i suoi compagni Thuban, il cui animo dubbioso, e il cui sangue diabolico, hanno ben presto la meglio, soggiogati dalle promesse di ricchezza di Volkraraugast. Così Thuban si getta contro Iacob e Geremia, ma senza sortire nessuna vittoria notevole. Nel contempo Iacob richiamando il potere della Signora delle Fiamme, innalza un muro di fuoco, gigantesco, imponente e crepitante, che ha la meglio sul malvagio drago nero. Fuggendo dalle fiamme inesorabili, che ardono le sue membra mosse da energie nere e infauste, Volkraraugast, accortosi troppo tardi di aver sottovalutato il gruppo, si ritrova circondato. E' la fine per il demoniaco drago nero.
Thuban riacquista la propria coscienza, e si interroga su quanto di quello compiuto sia davvero solo opera del drago nero. Già...
Ma non è tempo di fermarsi e riflettere. Si apre il portale. Quello di ritorno a casa. Tutti ritornano su Therazan, nella casa da dove tutto era partito, nella cittadina di Nebelburg. Ci sono anche gli altri sopravvissuti prigionieri, fra cui il capo delle guardie. "Presto, si deve fare presto", o il Male si riformerà, proprio grazie alla casa delle bambole, ancora immobile e integra al proprio posto. Mandati via tutti, coloro che decidono di sacrificarsi, per tornare liberi, anche se ciò comporterebbe morire definitivamente, accettano. Il patto con Earlik Kan era in realtà una trappola insidiosa, ed eternamente limitante. Solo in questo modo, ha assicurato l'anima di Sasha Hrad, è possibile riscattarsi. Meladra, da infida diavolessa qual è, suggerisce che non sia un vero riscatto, perché il sacrificio non sarebbe se non per sè stessi, e non per un fine migliore. Ma alla fine cos'è davvero il bene, cos'è davvero il male? Thuban ricorda il simbolo di Shardir, toccando il rassicurante simbolo di Almarus, gli pare anche di avvertire un calore, ora, lui, cadavere che cammina. Anemas è sempre lì al suo fianco, a rammentargli il proprio passato. "Non c'è tempo". Tutti coloro che sono tornati per opera di Earlik Kan lasciano che la casa delle bambole li ricatturi. Gli altri aspetteranno fuori, pronti a bruciarla. E così avviene. Dentro la casa, dove ormai anche il fantasma di Enrica non c'è più, liberato dall'eterno legame a quel posto di morte e male, si sparpagliano per le stanze dando fuoco a tutto. Non c'è via di fuga. Potrebbe sembrare indolore, migliore rispetto a un uomo qualunque... non respirando non possono avvertire i polmoni che si riempiono di fumo, non c'è nessun ottenebramento, nessun soffocamento. Ma il fuoco purifica e distrugge ogni cosa. L'ha fatto con Volkraraugast, lo farà anche per loro. Le membra bruciano. Il dolore adesso, sì, è reale. E non c'è un limite, non si sviene da morti per aver raggiunto il massimo dolore sopportabile. Purtroppo per loro ne avranno percezione finché non rimarrà che un brandello del loro corpo cadaverico. Fino alla fine...

Quando gli ultimi pezzi cadono e anneriti si piegano su se stessi, e i carboni lentamente prendono il posto dei tizzoni ardenti, Sydex, Acrosen, Arfuin, Kalthen e Gerbo spengono ogni cosa. Adesso è tempo di continuare. Ed ecco che Sasha Hrad compare, in uno splendore di luci calde e accese. Porta con sè gli altri compagni, il sacrificio è stato accettato, e in ricompensa della sconfitta finale di Volkraraugast, hanno ottenuto un'altra possibilità. Sono tornati con un cuore che batte. Ma ricordando tutto. Fino alla morte ultima. Ringranziandoli, e mettendoli all'allerta verso Earlik Kan, Sasha Hrad se ne va, dissolvendosi. Anche lui ha completato il suo cammino.

In un tripudio di folla, il capo delle guardie ricomparso ha praticamente già spiegato il più dell'accaduto, i nostri vengono acclamati come nuovi eroi di Nebelburg. Il fattore e il suo complice sono stati catturati, poco fuori città. Ed ecco che tutto si ferma. Solo gli eroi riescono a muoversi. Un nitrito lontano, un cavallo al passo sui ciottoli del vialetto. E' un nero stallone. Riconoscere il cavaliere, è un istante. Earlik Kan volge il suo scuro sguardo su tutti. "Vi è andata bene, questa volta" ammette "ma non crediate di aver vinto. Tornerò presto a reclamare ciò che mi avete sottratto, vi starò dietro e vi prenderò". Quindi con una stretta delle redini, riparte, scomparendo. Tutto riprende a scorrere nel tempo. Ma una nuova angoscia è nei cuori rinati.

Dopo alcuni giorni, e la partenza in sordina di Geremia, che preferisce tornare a casa, per mondare il suo animo di peccatore, e riappacificarsi con Naekross, il gruppo lascia Nebelburg in direzione di Něpoca, dove pare che ci sia qualcuno che ha bisogno di loro. Ma la prima notte, alla locanda del pellegrino di Bearburg, ricevono nei sogni l'inattesa visita di Earlik Kan. Tutte i loro incubi si materializzano, come mostri contro cui devono combattere. All'ultimo sangue. Quando alla fine, stremati, si risvegliano, le ferite oniriche permangono nelle loro membra reali e la paura si fa avanti... la voce di Earlik Kan risuona nella mente, o nella stanza... chissà... "non mi sfuggirete...è solo l'inizio..." Tempo di capire che la situazione è stata condivisa da tutti i membri del gruppo, che un urlo, dall'esterno, spinge i nostri per strada. Qualcuno ha assassinato uno degli uomini che lavora in un cantiere alla periferia del centro città. La moglie è lì nel sangue del compagno, a strillare dalla disperazione. Il corpo è stato mutilato, morso pare da lupi o cani. La folla raccolta è sicura che la colpa sia degli oziosi girovaghi, dediti a una vita sregolata, che da alcune sestane si sono accampati fuori città. Sono loro i responsabili dei numerosi furti, lo saranno sicuramente anche dell'orrendo omicidio. Subito emerge la figura di un compassato chierico di Femlan, che si pone come carismatico punto di riferimento per tutta la popolazione. Poi c'è Samantha, chierica di Lyrian, per la quale la palesata maggiore influenza sui compaesani del collega di Femlan è questione di invidia, forse, ma sicuramente di preoccupazione. I nostri vengono incaricati quindi dal borgomastro di portare avanti le indagini sull'assassinio. Thuban, restando addietro, ha la possibilità di confabulare con i giovinastri che stavano aizzando la folla. Pare che siano mossi da fini "più profondi", più animaleschi... istintivi quasi. Thuban suggerisce loro massima discrezione, e di stare attenti alle guardie. Sua intenzione è di scoprire se sono individui facilmente manovrabili, e se sì, se lo sono di già...
Sorge il sole su Bearburg, e il gruppo si sposta nelle indagini al cantiere. In una cantina di un'edificio in costruzione, trovano tracce di sangue, e una forte aura malvagia. Thuban sente il proprio cuore vacillare... è qui che è stato compiuto il rituale con cui è morto il manovale...
nel frattempo, Meladra, sorveglia il campo dei girovaghi. Pare che non riconoscano nessun capo, e che vivano davvero secondo "regole" proprie, aliene a quelle di una normale società...

6 commenti:

Matteo ha detto...

Sono passati molti giorni dalle due sessioni... spero di non aver fatto errori importanti (Sydex non dire subito che eri solo te a salvare il mondo, non ci credo :P), o mancanze notevoli. Sulla seconda parte sono stato molto "rapido" perché ho segnato i nomi dei png, ma non li ho più associati alla loro funzione (eccetto la chierica di Lyrian) quindi spero quanto prima di rieditare con nomi e altre finezze.
A presto.

Aranor ha detto...

Le parti iniziali di un'avventura sono sempre insidiose da raccontare. Sono realistiche, vissute perchè chi scrive è nella stessa condizione del personaggio, cioè è forestiero e descrive quello che vede. Quindi i resoconti delle fasi iniziali risultano più realistici, di solito; il rischio è quello di non avere una visione di insieme dell'avventura, e di tralasciare dettagli che nelle prime sessioni magari non hanno grosso peso e finiscono per essere descritti meno di quel che meritano o non nel modo adeguato, perchè ci si rende conto del loro vero significato soltanto nelle sessioni di gioco successive. E' vero che questo non accade in ogni avventura, ma di solito è frequente in quelle basate sulla trama. In alcuni casi quindi il racconto risulta più evocativo se lo si iniizia a scrivere ad avventura già avviata da un po', perchè si può dare, nella narrazione, il risalto voluto a quei dettagli nello sviluppo della storia; o magari possono servire da fil rouge per impostare il raccontino dell'avventura. La mia è solo una dissertazione letteraria. Ma, ad esempio, se avessi iniziato ADESSO a scrivere le nostre avventure da quando ci siamo conosciuti, avresti descritto nello stesso modo Earlik Kan, adesso che sai quale peso ha avuto nella storia dei nostri personaggi? E' un esempio.

Per riassumere credo che ci siano tre modi di descrivere le avventure di un gruppo di gioco. 1) Diario di bordo. Più o meno elaborato, la sua funzione è quella di tener conto di date, luoghi, personaggi incontrati, eccetera. Quindi viene via via riaggionato anche retroattivamente. 2) Giornale del giorno dopo. Stile racconto agli amici al bar cosa è successo il giorno prima, in modo colorito, e il racconto quindi procede per piccoli passi ma chi racconta non sa tutto, perchè magari il giorno dopo ci sono novità. Questo porta chi legge/ascolta a identificarsi nel punto di vista di chi racconta, perchè ne sa quanto lui, visto che il resoconto è "parziale". 3) Racconto. A cose compiute, ad avventura finita, con tutti gli elementi, si imposta un racconto dall'inizio alla fine, con tutte le tecniche per mettere in rsalto quello che si vuole nel modo che si vuole per dare tutto un colore particolare o uno stile preciso alla vicenda. Un'atmosfera, oppure creare suspense, poichè chi racconta conosce perfettamente la vicenda dll'inizio alla fine e può giostrare. Chi ascolta/legge si gusta il tutto come un bel film.

Generalmente sia io che te facciamo un mix delle tre cose, cercando inoltre di coinvolgere il nostro "pubblico" che sono poi i nostri compagni di avventure anche, in modo da rendere il tutto vivo e partecipato. Per questo, per concludere, non credo ci sia un modo giusto, specialmente perchè un blog uno lo aggiorna quanto e quando può, però credo che il gioco sia quello di mixare sapientemente questi tre "stili" in base alle esigenze. In questo siamo davvero "i bardi" del gruppo, da un certo punto di vista. Io mi emoziono sempre a rileggere i resoconti delle nostre imprese notturne al tavolo!!! Spero di aver dato qualche spunto e che magari se ne parli e anche altri dicano la loro, siccome anche io ci tengo a questo sporco lavoro che qualcuno deve pur fare!Complimenti e continua così!

Aranor ha detto...

E comunque ero solo io a salvare il mondo :D

Matteo ha detto...

Grazie per l'esauriente risposta, e la dissertazione metaletteraria. Concordo, soprattutto sul fatto che non potendo giostrare molto il tempo libero, e la disponibilità, il resoconto di Lost Tales era rimasto un po' addietro, ma essendo questo un blog è perdonabile.
In ogni caso, questione di giorni, rivoluziono il sistema delle etichette, sicché se uno si vuole cercare solo certe cose lo farà.
Questo per il blog.
Per il riassunto ho preferito inserire anche l'inizio della nuova avventura per vedere di recuperare un po' di dati che si stavano sparpagliando. Penso sia più di un mese che non si giochi qui. Sarà poi tutto ripreso più avanti, ovviamente :).
Ps. se te ha salvato il mondo da solo, Thuban è l'alfiere di Almarus... ah ah ah... :D

Anonimo ha detto...

Davvero una bel racconto Matteo, anzi la descrizione del sacrificio dei PG nella casa di bambole è davvero una perla!! Ti ringrazio molto per lo scrivere i post su Lost Tales, sono un elemento di grande importanza per legare il gruppo, sopratutto nei periodi in cui il gioco sul tavolo resta fermo...poi sai fanno anche P.E. in più...ma non lo dire a nessuno...:-)
Interessante la disputa su chi ha salvato Therazan...penso però che domani ancora più interessante sarà quella su chi la ha distrutta!!

Aranor ha detto...

A quanto pare, è Sydex la risposta ad OGNI domanda... :)