
Ebbene sì! Ho costretto amichevolmente Andrea e Elena a farmi compagnia e sono andato al cinema per Australia, ultimo film di Baz Luhrmann, già regista di Moulin Rouge. Avevo voglia di vedere un po' del continente agli antipodi dell'Europa. E sono stato accontentato. Riprese di paesaggi sconfinati, isole, montagne rosse che paiono deposte sopra i deserti, mandrie di manzi, canguri e aborigeni. Uno spettacolo per gli occhi. Quanto al resto, storia d'amore convenzionale, ma godibile, se la si prende per quello che è. Cioè un film di intrattenimento. Di quelli che ti prendono un paio di personaggi, te li portano a spasso per un paio di anni, e ti mischiano vicende delle piccole storie personali con gli inevitabili appuntamenti della Storia, quella vera. Praticamente come in Via col Vento... e infatti si arriva fino al bombardamento della città di Darwin ad opera dei Giapponesi nel 1941.
Nota positiva la voluta e rimarcata denuncia dell'orribile pratica delle "generazioni rubate", fatto poco noto al di fuori dei confini australiani. Che l'Australia non brilli per diritti civili forse non è noto a tutti. Fatto sta fino al 1973, per rimarcare la superiorità razziale dell'uomo bianco, i meticci, spesso nati da abusi sessuali sulle donne aborigene, venivano strappati alla madri e condotti in missioni religiose, dove venivano educati a servire i bianchi... impedendo loro qualsiasi contatto con la cultura aborigena, che quindi è stata irrimediabilmente perduta sotto moltissimi aspetti.
E il governo australiano ha chiesto ufficialmente scusa per tutto questo solo nel marzo del 2008...
Non so se rendo...
Alla faccia dei canguri e dei koala...
Nessun commento:
Posta un commento