sabato 7 febbraio 2009

Soqquadro a Bearburg

Il tanfo nel salone è insopportabile.
"Annotate ogni particolare, ogni oggetto, ogni possibile indizio" ammonisce il chierico Misha Gregorich, della chiesa del giusto Thamnis. I miliziani, con dedizione assoluta alla causa, si affrettano a compiere gli ordini del proprio superiore. Zahira e gli altri con rapide occhiate si accertano della mancanza dei loro compagni, Sydex e Thuban. Meladra, ancora invisibile, non ha però riallacciato il contatto con il proprio padrone ed è preoccupata. "Nessuno in città deve sapere quanto accaduto, ne va dell'ordine pubblico" e, rivolgendosi al gruppo "Come potevate sapere che qualcosa stava qui accadendo?" Non sono domande a cui non si può rispondere, il tono è autoritario. Zahira monta su qualche scusa, ma non reggono molto bene. Alla fine pare vincere il buonsenso delle indagini imposte al gruppo. Meladra rientra nel salone, questa volta visibile, e in forma di avvenente fanciulla delle terre del sud, "Vorreste quindi nascondere la verità? Alterarla?" chiede con falsa ingenuità al chierico. "Voglio solo evitare scandali che la popolazione non sopporterebbe... certe verità non sono per tutti, soprattutto questa. Quanto a voi, qualcuno ha usato una magia di spostamento magico e ci sono tracce evidenti di un'arma tagliente che non pare aver lasciato traccia. Dove sono i vostri compagni... eravate in numero maggiore!" "In effetti... il nostro bardo, Acrosen, si è recato a questa festa, ma deve essere riuscito a fuggire prima della fine..." la scusa pare reggere. Iacob è indicato da Misha Gregorich come possibile successore di Ben Bashir alla guida dei fedeli di Femlan, ma egli istintivamente declina l'offerta. Meladra riavverte il contatto con Sydex, è sollevata, ma nel contempo sopraggiungono tre esplosioni, forti e improvvise, a distanza ravvicinata. Qualcosa in città è stato fatto saltare. I miliziani hanno completato le rilevazioni del caso. Misha ha un'idea... "Uscite tutti, qui purificheremo con il fuoco, e altereremo la scena perché paia anch'essa frutto di un'esplosione" "Ma così altererete la realtà dei fatti" insinua Meladra. Ma Misha Gregorich è irremovibile "No, così eviteremo il panico, e, quanto alla verità, la conserveremo nel tempio di Thamnis". E così avviene: il fuoco divampa nella Fiamma Perenne, che a disdetta del nome che porta, frana rovinando su sé stessa.

Nella loro stanza, alla Locanda del Pellegrino, Arfuin, Sydex e Thuban hanno avvertito le forti esplosioni. Dalla finestra, fra i tetti delle case, scorgono fumi d'incendi salire verso il cielo notturno. E' un attimo e sono per strada. "Mi raccomando, voi non siete mai stati lì" ribadisce Arfuin "E avvertitemi se... se qualcosa di Thork ricomparisse in voi..."

Mentre Misha Gregorich, in nome di una personalissima reinterpretazione del proprio credo, fa saltare la Fiamma Perenne, il gruppo, scoperto che uno dei luoghi presi di mira dai vandali è la casa del sindaco Bervins, si reca là, dove è già arrivato Karl Iggins, il capo delle guardie. Purtroppo un telo bianco macchiato di sangue copre il corpo senza vita di Kurt Lancaster, il biondino capo dei manigoldi. E' stato trafitto alla schiena da un fendente del sindaco. Le stalle (un piccolo edificio staccato dal complesso principale dell'abitazione, e unico stabile preso di mira) stanno ancora bruciando, qualche carcassa di cavallo sfrigola al calore delle fiamme. Al sopraggiungere del chierico di Thamnis, le domande al sindaco si fanno serrate. Kurt sarebbe venuto, invasato, con altri due compagni, e il sindaco per difendere la propria famiglia, lui, uomo non avvezzo alle armi, avrebbe dovuto difendersi, colpendo Kurt. Gli altri sarebbero quindi fuggiti nella notte, mentre le fiamme delle stalle si dimenavano caotiche. Ma palesemente qualcosa non torna. Le difese paiono più energiche e aggressive di quanto raccontato. Non torna che degli invasati fuggano al primo colpo, non torna che il sindaco per difendersi abbia ferito alle spalle, non torna che lui sia incolume, non torna che stiano bruciando, a tutti gli effetti, solo le stalle. Non solo Misha se ne accorge, ma anche Zahira e Iacob che esortano e incitano Bervins a dire la verità, ma il sindaco continua a piagnucolare che quella era l'unica risposta possibile a chi voleva distruggere la sua famiglia. Proprio mentre l'interrogatorio si anima, sopraggiungono i genitori di Kurt. La madre urla di disperazione, incolpando il sindaco di avergli brutalmente ucciso il figlio. Il padre, Jurij Lancaster, impazzito dal dolore, esaspera le sue reazioni violente, maledicendo l'assassino del proprio figliolo, e invocando per lui una morte dolorosa e brutale. E' allora che, nelle fiamme della stalla ormai in piena rovina, Meladra scorge, ma è solo un attimo, un'ombra nera, dalla testa caprina e dalle mille fauci, e sorride, riconoscendo in quella sagoma l'artefice di questi mali, di queste violente, istintive reazioni. I coniugi Lancaster vengono fatti allontanare, Meladra li segue, sperando di ottenere altre informazioni, ma viene malamente apostrofata... così decide che è meglio seguire Jurij da invisibile, e vedere dove potrebbe andare a cercar vendetta, o da chi... purtroppo senza esito alcuno.

"Il sindaco ha ucciso Kurt" Sydex riferisce immediatamente i particolari che Meladra, telepaticamente, gli ha comunicato. "Dannazione, adesso non ho alcun motivo per venire là" Thuban si blocca, e torna verso le stalle della locanda. "Voglio andare dalla Strega, lei mi aveva predetto di stare attento, questa notte. E lei aveva visto molti morti in questa cittadina... forse avrà qualcos'altro in serbo per noi, adesso" Sydex si presta per accompagnare Thuban, e Arfuin per richiamare il resto della compagnia "Ma state attenti, mi raccomando" ribadisce prima di allontanarsi nella città in subbuglio. Passerà davanti alla piazza principale, dove Samantha di Lyrian sta coordinando le guardie intente allo spegnimento degli incendi dolosi alla banca e al palazzo comunale, prima di ritrovare gli altri.

Sellati i cavalli Thuban e Sydex partono al galoppo per l'accampamento dei girovaghi e lungo il percorso incontrano il Gatto che, solitario, se ne sta tornando alla carovana dal centro di Bearburg. Schivo e riservato non rivela le intenzioni del suo sopralluogo ma accetta il passaggio di Thuban. Purtroppo quando Sydex richiama Meladra per suggere da lei un po' del suo sangue ristoratore (la fanciulla è in realtà un imp del sangue, nonché, e soprattutto, il famiglio di Sydex, anche se pare spesso più indipendente e autonoma di quanto ci si aspetterebbe da un famiglio) Thuban sente ricrescere in sé la voglia di carne e si avventa su Meladra che, esasperata, si ritrae in volo sotto forma di erinni. Il Gatto vede tutto, e scaltramente si allontana da solo. Ma ormai qualcuno sa. E Thuban si accorge, con orrore, di non essere in grado di contrallarsi.
Thork è più forte di lui.
Earlik Kan è più forte di lui.
Marika è più forte di lui.
Il sangue di suo padre, il traditore, e del suo diabolico antenato, Baalberith, è più forte di lui.
E lui che può adesso?
Solo il sopraggiungere di Zahira, Andrej, Iacob, Gerbo e Arfuin riesce a riportarlo alla realtà. Ma è per poco. Lo sa.
Dannazione...

2 commenti:

Aranor ha detto...

Non vedo l'ora di seguire il resto. La sventura è sempre con noi. Un destino. Un lavoro. Lama Iettatrice per sempre!

Matteo ha detto...

Appena posso completerò con il resto...