
"Se questo male, Thork o come vuole chiamarsi, ha fatto breccia nei vostri cuori, è perché voi lo avete permesso". E queste parole bruciano come marchi a fuoco sulla coscienza di Thuban. Che sa di aver fallito. Ma il suo orgoglio ancora non gli permette di mostrare le proprie debolezze.
Il Cucciolo piange davanti alla voce alta di Thuban, e il Maestro è costretto a dondolarlo dolcemente, finché non si riaddormenta in collo all'anziano.
"Avete fatto bene a rivolgervi alla Strega" afferma il Maestro, con un fare a dir poco atipico per come si era mostrato nel pomeriggio, ora saggio e concreto, quanto prima fannullone e fancazzista "C'è una possibilità per voi, e per la gente di Bearburg. Ma costerà un prezzo. Vedete questo bambino ha in sé un potere speciale. Lo trovammo alcuni anni fa, mentre percorrevamo la strade dei carovanieri nel nord del Darbahan, fra la Phorja e il Ghinteral. I predoni avevano ucciso e bruciato tutto l'accampamento dove questo piccolino viveva. Solo lui era ancora, miracolosamente, incolume. Lo accogliemmo, e fin da subito ci accorgemmo che era una faro di luce e bontà. Il Bene traboccava da lui verso tutti noi. Questo ci ha permesso di vivere meglio, e alcuni ne hanno tratto un prezioso aiuto contro tristi afflizioni personali, maledizioni, poteri incontrollati. Cucciolo, così lo chiamammo, era in grado con un sorriso di ridonare la felicità" il gruppo trasalisce a queste rivelazioni "Noi adesso siamo pronti ad affidarvelo, ne abbiamo discusso, io e la Strega. Questa carovana lo ha accudito, e finora ne ha tratto tutti i benefici possibili...ma adesso siamo pronti a sacrificarci, ad allontanarci da Cucciolo per un bene superiore. Però nell'affidarvelo dovete essere consapevoli che portandolo fuori da qui il Male se ne accorgerà, e vorrà avere il suo potere per sé, o distruggerlo. Quindi sarà come esporlo a numerosi pericoli. Vi sentite in grado di assumervi questo fardello? Sono sicuro che Cucciolo potrà purificare i cuori dei vostri compagni e con lui potrete aiutare la cittadina di Bearburg. Ma voi, siete pronti per tutto questo?" C'è esitazione fra gli astanti. La Strega è visibilmente commossa. Thuban, irritato dal piccolo, sente crescere in sé la rabbia ancor di più. "Tenetevelo, non ho intenzione di portarmi dietro quel rachitico, sarebbe un problema in più per me e per gli altri (no, che dici, potrebbe aiutarti ... o potresti consegnarlo direttamente nelle mani di Thork... ah ah AH AH) Noooo, via, non possiamo portarlo con noi!" Ma gli altri sono d'accordo con il Maestro, e sono disposti ad assumersi l'onere di Cucciolo. Solo Zahira dà un'evasiva risposta. E il Maestro la incalza "Vorrei una risposta più precisa, vorrei prima sapere il parere di ognuno di voi, e una risposta come la tua lascia troppo margine ambiguo. Sai, il Cucciolo è un bene per noi e per il mondo, vorrei stare tranquillo di affidarlo nelle mani migliori" Al ché Zahira annuncia che forse non sarà una scelta intelligente portarlo via, perché forse non sono ancora in grado di proteggerlo veramente. Lei soprattutto è pericolosa, così facilmente dominata dagli incantesimi degli avversari. Ma alla fine anche lei è d'accordo con l'affidamento di Cucciolo.
Fuori dalla carovana, un tiepido falò rischiara la gelida notte autunnale. Alla fine hanno deciso di pernottare lì, al sicuro da Thork, grazie proprio all'intercessione del potere di Cucciolo. "Ecco la spavalda sicurezza della Strega sull'incolumità dei girovaghi... ora è tutto chiaro." Thuban ha deciso di dormire fuori, davanti alle fiamme. Ha urlato e si è offeso di doversi portare dietro quell'affarino. Anemas brilla violacea con la rabbia di Thuban. Ma poi... lo sa che la sua forza di volontà è debole. Lo sa. Lo sta lentamente ammettendo a sé stesso. Quindi forse Anemas non è stata soggiogata veramente... in tutti questi anni magari è stata la spada che, piano piano, ha preso possesso della sua mente e non viceversa come credeva. Che subdola malia... che perversa illusione... oppure semplicemente la volontà di Thuban non è stata mai veramente salda come credeva. Che la rabbia, il disappunto, la solitudine, la vendetta non abbiano forgiato un uomo forte, ma un fallito...? Perso in questi pensieri decide di andare a trovare Stella. La ragazza, di una bellezza rara, gli ha destato qualcosa in sé che non capisce. Dev'essere la similitudine con la sua vita, quella maledizione degli occhi che si porta dietro, come lui quella del sangue. Così va a trovare la girovaga, che nonostante l'ora è ancora in piedi. Ma qui l'ora non conta. Parla con lei, cerca di mostrarsi gentile, per avere più informazioni, o solo più attenzioni, chissà. Stella si apre lentamente, e quando capisce che anche Thuban è afflitto da un male "incurabile" lo esorta a non arrendersi. Quanto a lei è sicura di riuscire a vivere anche senza Cucciolo, certo, sarà più difficile, ma non impossibile. Detto questo si congeda. E con il ricordo dei suoi capelli Thuban scivola nel sonno accanto al fuoco. Ma non è riuscito ancora a prendere una decisione. E una voce ritorna a lui da lontano "Thuban..."
Al mattino Thuban fa una scoperta che lo lascia definitivamente abbattutto e afflitto. Ha sviluppato capacità stregonesche, sente che dal suo sangue proviene una forza magica, un'energia mistica che gli permette di lanciare alcuni piccoli trucchetti magici, senza bisogno di studio o applicazioni sui libri. Ma il suo sangue è quello dei diavoli. E' quello del Male. Che quindi ha aumentato la propria influenza, ancora di più. Che sia merito di Thork? O del Cucciolo? Ma in ogni caso Thuban non riesce che a vederlo come un ennesimo fallimento.
Sydex ha intanto accettato di fare la conoscenza diretta con il piccolo Cucciolo. Questo atto segnerà l'inizio dell'affidamento del bambino al gruppo e, con molta probabilità, permetterà a Thork di essere consapevole del piccolo... Sydex è infatti ancora uno dei prescelti di Thork... seguendo i consigli della Strega, Sydex si avvicina a Cucciolo con un po' di pappa e latte, e riesce a entrare in sintonia con il bambino. Sente una forza dentro che lo vorrebbe spingere a prendere possesso della vita del piccolo, ma la sua forza di volontà è grande, forse quasi quanto la sua incoscienza, e riesce ad avere la meglio. Il cuore gli si apre alla gioia di Cucciolo che, sorridendogli, gli garantisce un'estasi purificatrice. Adesso è un uomo nuovo, forse, ma di sicuro non più maledetto.
Thuban entra quando Sydex esce dalla carovana della Strega. Gli altri restano un po' sorpresi, a vederlo lì, dopo tutto quello che ha detto la notte precedente... restano sul chi va là...
"Che devo fare?" esordisce Thuban "Per prima cosa lascia il tuo stocco lì, sul mobile all'ingresso, poi..." anche la Strega è dubbiosa e titubante, teme per Cucciolo. "...poi vai verso Cucciolo e prova a farlo... sorridere". Così fa. Si avvicina... ma non sa come comportarsi. In effetti non ha mai fatto ridere qualcuno, men che meno un bambino. Poi questo bambino... così importante... e lui così colpevole, di fallimenti, errori, atrocità, in un climax d'orrore e sbigottimento sempre crescenti.
E inizia a parlargli di sé, della sua vita. Cucciolo non pare capirlo. Thuban continua. Poi una voce crescente e continua si insinua nella sua mente "Prendilo, prendilo, e avrai il potere, per me, Thork e per te..." la voce continua, inesorabile. Thuban conosce già la fine. Perché si era illuso un'ultima volta di poter cambiare le carte in tavola? Anche il sangue è contro di lui. Anemas inizia a brillare violentemente, e a vibrare, fino a cadere a terra. La Strega si allerta. Anche gli altri fuori avvertono qualcosa di oscuro.
Thuban si avvicina a Cucciolo.
Le voci...
Non ha scelte...
Nemmeno una...
O forse ancora una sì...
Allunga la mano sul pugnale d'argento...
Le voci...
Lo impugna...
La Strega urla...
Le voci...
E lo rivolge contro la propria gola...
Quello che segue non lo ricorderà mai. Richiamati dalle urla della Strega e dai pianti di Cucciolo, Gerbo si lancia a fermare la mano di Thuban. Zahira divelta una parete della carovana, per poter entrare. Sydex si avventa con la sua spada, e, di piatto, colpisce Thuban, il quale, sanguinante e in fin di vita, perde coscienza di sé...
Quando portano Thuban fuori dal carrozzone, per prestargli un soccorso, consapevoli dell'estremo gesto che ha intentato, c'è qualcuno che li sta aspettando. In mezzo alle ceneri del fuoco notturno, un elfo, dai capelli raccolti in piccole trecce decorate da monili di un'altra cultura, è lì in piedi. In mano un bastone riccamente ornato, ha azzurre vesti che gli ricadono solennemente. Zahira ha un sussulto. Lo ha riconosciuto.
"Vi stavo aspettando" dice.
5 commenti:
La foto è bellissima, intanto! Resta da dire che questo Thuban si fa troppi problemi, invece di godersi la vita come viene. Il sangue è tanto ma non è tutto, e gli dei lo sanno. Gli insegnerà Sydex a sfruttare i suoi poteri senza lasciare che siano questi a vincere sulla volontà umana.
Riusciremo a vincere anche Thork!
Speriamo!
L'ultima volta che te l'ho sentito dire, poi Thork ci ha fatto mangiare mezza Bearburg.
in fede Thuban Megres
Alla fine ce l'abbiamo fatta... per ora :D
Sì per ora ce l'abbiamo fatta... resta sempre quel simpaticone di Earlik Kan...
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