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questa volta il portale si apre in un piccolo spazio angusto e buio, una cantina, apparentemente abbandonata, senza tracce di alcuna recente frequentazione. Uscendo il gruppo si ritrova al piano terra di quella che una volta poteva essere una grande abitazione, ora, fra la neve e le rovine, si erge solo qualche vecchio muro portante, qualche sparuta colonna e niente più. Dal cielo bianco e gelido cadono inesorabilmente fiocchi di neve. Il gruppo si accorge ben presto di essere al centro di un insediamento di non modeste dimensioni, ma completamente raso al suolo, distrutto, e all'apparenza da non poco tempo. Cercando, i nostri si imbattono in un vecchio esploratore, che interrogato, e pagato con un paio di monete d'oro da Thuban, afferma di essere l'unico ad aver ritrovato la strada perduta per le Sette Città. Queste sono sette antichi insediamenti, a cui aveva già fatto cenno la Strega del Baldacchino, situati in una non precisata regione dell'Hazen, distrutti secoli fa e scomparsi misteriosamente. Alcuni profughi, fuggendo nello Zenepharr, fondarono altrettante sette città a cui dettero gli stessi nomi delle progenitrici... e proprio in una di queste, Nebelburgen, era comparsa la casa delle bambole maledetta. A detta del vecchio il gruppo si troverebbe quindi nel 1092, nell'Hazen. Quasi un ritorno nel caro mondo di Therazan. Per avere altre informazioni c'è da pagare un prezzo aggiuntivo, 200 monete d'oro e potrete mettere le mani su un manoscritto che ho appena ritrovato in queste lande... Ma Thuban non ritiene veritiere le parole dell'anziano, e, spinto da voci che gli sussurrano nella mente, provenienti dal suo stocco violaceo, Anemas, lo trafigge a tradimento, suscitando il risentimento di tutti i compagni. Così mentre Iacob si appresta a curare l'anziano, e Arfuin a tradurre il manoscritto, che si presenta già a un primo sguardo incompleto, Thuban decide di andare in ricognizione intorno alla baracca. Ma la neve, inesorabile, ha già cancellato ogni traccia del camminamento dell'anziano esploratore, e la ricerca risulta infruttuosa, vecchie sedie, antichi mobili, pietre infrante, niente che possa aver valore così com'è. E Thuban se ne torna dagli altri. Arfuin declama a gran voce il contenuto, e tutti assorti e incantati dalle sue parole dimenticano ogni cosa, e si perdono nel racconto del mago...
"Anticamente vi erano Sette Città, fiorenti, e prospere, che vivevano e commerciavano nell'Hazen. Poi comparvero alcuni oggetti di strana fattura, delle case giocattolo per le bambine, e la gente iniziò a sparire, i bambini, i genitori, gli ospiti delle famiglie. Successe un po' ovunque, nelle Sette Città, ma non ci fu tempo per correre ai ripari, o pensare a nessi e conseguenze, poiché alcuni degli scomparsi tornarono come vampiri, e altri vampiri comparvero, e le popolazioni si trovarono vessate da questo flagello, una stirpe di vampiri potente e pericolosa, che, inesorabile, allungava i propri artigli sul futuro delle Sette Città. Un nome iniziò a essere mormorato, un nome temibile e terribile, Volkrakaughasth il Nero, un dracolich, o un drago vampiro, o qualcosa di ancora più innominabile... costui parve essere a capo di tutto, di tutti i mali. E solo il chierico di Almarus, Sasha, riuscì a opporvisi tenacemente... sigillò il Malvagerrimo, in un luogo sotto le montagne, ma in questo operato scomparve... le Sette Città vennero distrutte e dimenticate... non dai profughi, che le ricrearono lontane, in una terra incontaminata dal male, nello Zenepharr Orientale. Purtroppo io e il mio vecchio gruppo di combattenti, alcuni mesi fa, in missione nelle montagne nei pressi delle terre di mio zio Cole Feanar, nello Zenepharr Occidentale, abbiamo accidentalmente risvegliato proprio questo temibile Volkra..." Ovviamente il resto del gruppo resta allibito dalla rivelazione, e sconvolto per quella che pare essere una storia che si ripete, che siano dunque, queste case maledette, delle prove per selezionare i più forti e renderli schiavi del nero dracolich? Sotto quest'ottica le parole astruse della Strega, e le frasi mozzate di Earlik Kan acquistano infatti un più preciso e profondo significato...
Ma non c'è tempo per recriminare, o per riflettere, all'improvviso, una grande deflagrazione magica irrompe nell'area, bruciando ogni cosa, uccidendo il vecchio esploratore, e sciogliendo quell'anonima neve in sfrigolante vapore. Dall'invisibilità magica escono alcuni ladri che, inattesi e non sentiti, riescono abilmente a ferire gravemente molti dei nostri. La grande Zahira, ancora prima che abbia compreso gli accadimente, si affloscia a terra svenuta, mentre per Geremia il destino è più mesto ancora, perdendo la vita. Grazie alla possibilità di vedere l'invisibile, Sydex e Meladra si avventano contro i due incantatori del gruppo degli assalitori, nascosti dalla magia e sospesi in aria, un mago ammantato di nero, e un chierico dalle vesti viola, e il simbolo di Shardir in vista, entrambi coi volti ricoperti da bianche maschere di cera. Lo scontro è impari, o almeno così pare inizialmente. Anche l'altro chierico, Iacob di Femlan la Rossa Fiamma, va giù e sviene. Thuban, invisibile anch'egli, porta le cure ai compagni, ma viene travolto da una fiamma divina e tenebrosa allo stesso tempo, lanciata dall'adepto di Shardir, in grado di vedere anche oltre i magici mascheramenti... quando tutto sembra perduto, e anche Sydex pare andare incontro alla morte, Geremia si rialza, e, come zombie senziente, inizia a colpire i ladruncoli assassini che stanno ballando sul corpo di Zahira. E' il segno della rivalsa. Il gruppo si riorganizza, i ladri cadono sotto le catene della guarita Zahira, mentre Andrej e Gerbo attaccano con tenacia gli avversari. Cadono i ladri, cadono gli incantatori. Il gruppo ha vinto. Ma Geremia, chierico di Naekross, è tornato come non morto, e questo preoccupa tutti. Interrogato, afferma di aver parlato con Earlik Kan, e che costui gli ha concesso una seconda possibilità... non si sa a quale prezzo... chi è adesso che permette a Geremia di usare i suoi incantesimi? Non più Naekross, che è ostile a questi innaturali forme di non vita, o forse no? E perché Earlik Kan è riapparso proprio per Geremia? Che sia comparso anche a qualcun altro nel gruppo, che ha rischiato di andare incontro alla propria fine?
Intanto la neve cade lenta e fitta sui corpi degli assalitori, sulle ferite dei combattenti, sulle rovine della città perduta. Nascondendo ogni cosa.
8 commenti:
E' stato un combattimento clamoroso! E presto saremo degni vampiri al servizio del drago nero!
Comunque io ho raccontato al gruppo di aver visto il Erlik K, quando sono stato tra la vita e la morte!
Io mi ricordavo che era comparso a tutti e due, e anche che Earlik Kan ti avesse detto qualcosa del tipo "Mi aspettavo prima te, e invece è arrivato lui"... però non mi ricordavo se lo avevi detto solo ai tuoi amici o a tutto il gruppo, quindi ho lasciato un po' di suspence... per amplificare l'effetto di chiusura finale!
Una domanda: la miniatura di Mestrella sul piano di gioco rappresenta la bellissima e fascinosissima "famiglia" di Sydex? E' molto importante...
Ti ho pienamente scoperto, mio caro... :)
Se ti riferisci a una delle miniature di Rico, credo proprio di sì. Ma per la conferma rimbalzo a lui la palla!
La più adeguata tra quelle presenti al tavolo era quella. Se preferisci ce n'è una in fumetteria che ci sta ancora meglio. La compro? Ps speriamo di giocare lunedì!
Scusate la mia assenza ma mi ha chiamato Fish, nella beauty farm che gestiamo è successo un casino...
Sarà anche una bravissima persona, ma Fish non ci sà stare al pubblico, ha la fissazione di dare una rosa di benvenuto ai clienti e poi questi crollano al suolo agonizzanti....
Che ci volete Fare....
A lunedi anche se starò per poco :)
"Rose di Sublime Bellezza!
Rose di Fatale Incanto!
Rosa bianca!"
Filastrocca dei bambini di Grecia...
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