
Ed ecco iniziare le avventure del ladro di gilda Thuban Megres...
In viaggio in cerca di avventure, e di agganci per la propria gilda dei Coltelli Invisibili, l'Ombra Silente Thuban Megres in compagnia dell'amico Sydex, del compagno di gilda Gerbo l'halfling e del mago Arfuin, raggiunge la cittadina di Nebelburg (Borgo Nebbia) nella Confederazione delle Sette Città d'Oro, nel nord est dello Zenepharr. Questa è una confederazione la cui popolazione è composta, quasi interamente di famiglie provenienti dall'Hazen. Il gruppetto, arrivato in città, è ricevuto dal sindaco. C'è bisogno di scoprire dove siano scomparsi i membri di una famiglia, svaniti nel nulla pochi giorni addietro. Lì Thuban è, diciamo, costretto a collaborare con altri individui, anche loro, come lui, alla cerca di soldi e di fama. Costoro sono il chierico di Femlan Jacob, l'accolito di Naekross Geremia, l'incantatore Kalten, la "gigantessa" guerriera Zahira e il menestrello suo fratello Acrosen. Nonostante qualche acredine iniziale, provocata principalmente dal travestimento magico di Sydex e dall'insistenza chiarificatrice di Kalten, nonché dall'idea di dover spartire il bottino con altri "compagni", il nuovo gruppo si reca, in compagnia di Elrik, il capo delle guardie locali, alla fattoria incriminata. Scoperta in poco tempo la presenza di una strana casa giocattolo nella stanza dei bambini, di fattura raffinata, e di hazeniana provenienza, i cui bambolotti paiono muoversi molto lentamente, e autonomamente, una luce accecante illumina la piccola costruzione di legno, e un portale si spalanca davanti agli esterefatti avventurieri. Tentacoli neri fuoriescono e catturano uno dopo l'altro tutti gli improvvisati investigatori, meno Thuban stesso che prontamente si dilegua... e corre ad avvertire il sindaco della presenza dell'infido "malefatto". Andando incautamente da solo a interrogare il fattore della famiglia scomparsa, responsabile, a quanto pare, del "trasferimento" della casa delle bambole (e forse anche di qualche altro oggetto magico o di valore), Thuban rimane avvelenato e, risvegliatosi alcune ore dopo, in piena notte, dopo aver racimolato quel che può, e averlo messo al sicuro, non avendo più avuto notizie dai "rapiti" nella casetta giocattolo, e forse anche un po' irato per la trappola al veleno del fattore (prontamente dileguatosi con l'assistente), decide quindi di buttarsi anche lui nella casa maledetta.
Lascia una lettera al sindaco, e si lascia prendere nel portale... ... ...
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Lì ritrova i suoi "compagni", insieme a una parte della famiglia scomparsa e al fantasma di una bambina, Enrica. Quest'ultima racconta della casa degli orrori in cui sono tutti rinchiusi, sospesa in un vuoto temporale...