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domenica 27 settembre 2009
Fiere e cavalli
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sabato 26 settembre 2009
Muse - Uprising
Muse
The paranoia is in bloom, the PR
The transmissions will resume
They’ll try to push drugs
Keep us all dumbed down and hope that
We will never see the truth around
(So come on!)
Another promise, another scene, another
A package not to keep us trapped in greed
With all the green belts wrapped around our minds
And endless red tape to keep the truth confined
(So come on!)
Chorus
They will not force us
They will stop degrading us
They will not control us
We will be victorious
Interchanging mind control
Come let the revolution take its toll if you could
Flick the switch and open your third eye, you’d see that
We should never be afraid to die
(So come on!)
Rise up and take the power back, it’s time that
The fat cats had a heart attack, you know that
Their time is coming to an end
We have to unify and watch our flag ascend
Chorus
They will not force us
They will stop degrading us
They will not control us
We will be victorious
Hey .. hey … hey .. hey!
(repeat)
Chorus
They will not force us
They will stop degrading us
They will not control us
We will be victorious
Hey .. hey … hey .. hey!
(repeat)
mercoledì 23 settembre 2009
Ospite inatteso...
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Quest'estate mio padre ha salvato un nido di merli . In pratica, dopo un paio di giornate temporalesche, un nido pieno di "merlini" era caduto in terra e alcuni bambini avevano cominciato a giocarci provando a salvarli (in realtà facendo peggio che meglio...) in più la zona era ricca di gatti. Così mio padre li ha presi e abbiamo cominciato a dargli da mangiare. Erano tre, purtroppo il più piccolo e più vivace di tutti è morto dopo poche settimane (ciao Ciuffino!) mentre gli altri due sono cresciuti fino al cambio di piume. Nel frattempo se ne è salvato anche un altro, che aveva un'ala spezzata... ma è un'altra storia ancora... Ora, questi due rimasti del nido si sono rivelate delle merle. Le merle non cantano, e quindi non servono né come uccelli da richiamo, né da "compagnia". Quindi ha deciso di lasciarle libere. Sabato mattina s'è dato loro il via. Sono rimaste in zona a mangiare vermicelli (fregandosene altamente di Pippo, il gatto del giardino) e ci guardavano curiose, un po' basite, un po' elettrizzate per l'inattesa novità.
Domenica sera ha ricominciato a piovere, verso l'imbrunire. Mio padre aveva lasciato la porta del garage aperta e, indovina un po', ecco chi ti compare "all'uscio"... una delle due merle, che se n'è volata dentro dove si tenevano le gabbie (in fondo al garage) e c'è rimasta a dormire per tutta la notte, ripartendosene il mattino seguente... a dirlo non ci si crede quasi...
Chissà se tornerà ancora?
L'imperatore Poseidone
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Ed ecco, infatti, in tutto il suo splendore, il divino Poseidone!
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domenica 20 settembre 2009
Cristina D'Avena e i Gem Boy
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Ho saputo del concerto per caso, su internet. Sapevo che si erano esibiti al Lucca Comics l'anno scorso, ma il giorno del concerto non ero potuto andare. Mi sono letto un po' di commenti sulla rete, qualche video di youtube...insomma sembrava interessante. Poi avevo sempre voluto vedere la D'Avena che cantava - pensate pure quello che vi pare ma è la verità - sicché l'ho buttata lì con Andrea, il quale ha risposto prontamente di sì.
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Ieri sera siamo quindi andati a Bologna, direzione Estragon, locale all'interno del Parco Nord, dove sta avendo luogo la gigantesca (è proprio doveroso sottolinearlo) Festa dell'Unità, che ci ha fatto smarrire e sentire piccoli piccoli. Trovata la palazzina, dopo un po' di coda per i biglietti siamo finalmente entrati. Eravamo in anticipo di un'ora, e ci siamo posizionati per benino in terza fila dal palco e centrali. Posizione di tutto rispetto. Nel mentre ha continuato ad arrivare gente. Famiglie con i bambini poche, molto poche. Ventenni e trentenni invece una marea, il che mi ha rincuorato. E in fin dei conti ho visto giusto. Il vero target erano i bambini degli anni '80 e primi '90.
Quando ormai i crampi alle gambe cominciavano a farsi sentire (e la mancanza d'aria pure), sono finalmente saliti sul palco i Gem Boy, capitanati da un cartone animato vivente, il cantante Carletto, e lei, la Cristina D'Avena nazionale. E allora è stato puro delirio. Saranno state le canzoni, sarà stata la bravura di Cristina e dei Gem Boy, le battute e le gang di Carletto, sarà stata la durata (praticamente 2 ore e un quarto senza interruzioni!) ma mi sono proprio divertito e scatenato. E Andrea con me. Basti sapere che ho perso completamente la voce su Pollyanna. Quanto alle canzoni eseguite... beh... E' Quasi Magia Johnny, Occhi di Gatto, il Tulipano Nero, Geordie, il Mistero della Pietra Azzurra, Pollon (con Carletto che rappava le strofe), i Puffi, Annette, Kiss me Licia, qualche pezzo dei Bee-Hive (con Carletto parodia di Mirko...), Piccoli Problemi di Cuore, il Grande Sogno di Maya, Milly, Cantiamo Insieme, Nanà, All'Arrembaggio (unico pezzo "recente"), Magica Emi, Siamo Quelli di Beverly Hills, Alvin Superstar, D'Artagnan, Lady Oscar, Jem, le canzoni di Creamy (!) e per finire la sigla dell'incantevole Creamy... un tripudio di voci, mani alzate... tutti emozionati come bimbi di 5 anni... potere della musica e dei ricordi!
Dal canto loro i Gem Boy ci hanno regalato la cover di Poker Face di Lady Gaga, adesso Potter Fesso (e dedicata al maghetto fantasy tanto di moda), Holly e Benji (la loro Holly e Benji) e la cover di A Te di Jovanotti versione Hannibal Lecter...
In definitiva un concerto divertente. Ne è proprio valsa la pena, anche se poi, fra tornare e doccia obbligatoria, sono andato a letto alle 4 passate!

sabato 19 settembre 2009
Sul Fiume
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Comunque bella esperienza, la gita di un'ora e mezza (tanto ci vuole per andare e tornare col battello) si è meritata un paio di scatti col cellulare (purtroppo ero senza fotocamera...) e gli applausi dei partecipanti.
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lunedì 14 settembre 2009
I Sette Sigilli
Ecco la "chiave" cercata da tutti. E' lì davanti, passata la porta.
Contiene del liquido. Forse una pozione. Forse solo acqua benedetta.
Ma è meglio non rischiare e così il gruppo decide per spaccarla. Nessuno potrà averla. In mille pezzi e in mille gocce, che si sfrangono ovunque, anche addosso agli astanti. Pare inevitabile. Ed ecco che delle figure evanescenti, sette figure di avventurieri d'altri tempi, ma dai modi regali, si manifestano davanti a tutti.
"Siamo i re delle Sette Città d'Oro dell'Hazen... siamo Lothgar dé Vester, mago, Edelberth di Talarus, devoto seguace di Thamis, Rik von Kline, spia, Dorf Whale, ranger, Nikolaus Friške, guerriero, Komenius Fröer, guerriero e Franklin Marshall, chierico di Oidon... e a voi che siete stati capaci di giungere fin qua va il nostro saluto e l'augurio che riuscirete a riunire le Sette Pietre, dette anche i Sette Sigilli di Oidon, in grado di amplificare la capacità di chi le possiede...
noi le trovammo, una alla volta, quando eravamo ancora dei semplici avventurieri. E con il loro potere riuscimmo a fondare Sette Città, che prosperarono nei secoli, nei luoghi dove i Sette Sigilli entravano in risonanza con l'essenza di Therazan. Ma poi il male, Volkaraughast, cercò di impossessarsene... e un grande drago, il Drago del Vento, mentre il chierico di Almarus, Sasha Hrad si immolava per intrappolare il dracolich, ci rievocò perché mostrassimo la strada per ritrovare le Sette Pietre, che furono tolte dai loro luoghi, e sparse altrove. E sebbene questo sia servito affinché Volkaraughast non ne entrasse in possesso, ciò ha indebolito i luoghi dove esse erano, e ora vanno là riportate, perché gravi danni giungeranno in futuro se ciò non dovesse accadere..."
A sentir parlare del Drago del Vento, Arfuin ha un sussulto... Che sia tutto collegato allora?
Thuban, che invece del drago ha sentito parlare a Gothara, come di un antico essere protettore del monte su cui sorge la città stessa, inizia a preoccuparsi. No, io non sono predestinato a nulla, si rassicura, proprio ora che ho sconfitto la maledizione del mio sangue..."No, urla, non è affar mio, questo" e scappa via per un cunicolo laterale. La sua sopportazione ha raggiunto il limite. Rimarrà in disparte, aspettando che gli altri terminino di dialogare con le apparizioni.
Gli altri invece ascoltano le parole dei saggi re, e li avvertono che qualcosa però non è andato come prevedevano loro, perché Willemstein e Totemkopf hanno già almeno due pietre... e senza aver iniziato il percorso dal principio... "Questo può significare solamente che dietro a tutto stia celata la Dea degli Inganni, l'Abominevole Tiamat" e il silenzio cala sulla platea. Ma ormai poco importa, perché sono loro i prescelti. "Da questo momento, le pietre e voi siete legati. Non c'è bisogno che le cerchiate, verranno a voi. Quanto ai vostri, ai nostri nemici, ci auguriamo che riusciate a sconfiggerli. per il bene di tutti, e a riportare le pietre nei loro luoghi ancestrali".
"E quanto alle vostre incertezze su Mraz...egli non ne è consapevole, ma sta pregando un altro dio, a cui questo luogo è consacrato: in verità non Gelfrae, ma un dio saggio e giusto, a cui anche noi siamo devoti... abbiate cura di voi stessi..." Con un ultimo messaggio di augurio le apparizioni svaniscono, lasciando nient'altro che fine vapore al loro posto.
Thuban aspetta nel buio corridoio. E' freddo, ma non è da solo. Più avanti ha sentito dei rumori. Torna incontro agli altri. Allertato il gruppo, la sorpresa dei nemici non è più tale. Sono gli ultimi sgherri di Willemstein, che se n'è già andato, a quanto pare. Interviene Mraz in aiuto. Alla fine la vittoria è dei nostri. Thuban trova il fedifrago, e gli dà quello che si merita. Dopodiché gli mozza la testa e, avvolta in molti panni, la porta con sé fino alla città di Mrazburg. Il viaggio di ritorno, da trionfatori, è più rapido di quello d'andata. Nessun ettin delle caverne questa volta. In città ricevono applausi e saluti da tutti. Il borgomastro si complimenta. Il sommo chierico di Gelfrae racconta ogni cosa per filo e per segno...
Ma c'è qualcuno che li sta aspettando. Due uomini. Uno, un uomo sulla quarantina, portamento nobile, e sguardo fiero e altero è Cole Feanar, lo zio di Arfuin. L'altro... come poter dimenticare il suo viso, anche se non celato da trucchi e ceroni... Sydex sguaina Sventura, "Sei venuto per sfidarmi, Totemkopf?" Ma Cole Feanar, fatte le dovute presentazioni, lo invita a placarsi. "Costui era un mercenario, certo, ma lavorava per me... ha fatto il doppio gioco"
E si scopre così che Willemstein in realtà si chiama lord Mirkovich von Lightstein e non ha niente a che vedere con il casato dei Willemstein, ma era un servitore di Volkaraughast, incaricato, ma guarda un po', di rintracciare i Sette Sigilli. Sconfitto il proprio padrone, ha visto bene di continuare da sè e per sè l'incarico assegnatogli. Totemkopf, vero nome Alexej Noladof, invece, era un vecchio amico di Feanar, che ha agito sotto false spoglie per carpire informazioni da Mirkovich. Ma quando ha restituito Cucciolo agli altri, lasciandoli liberi, gli altri mercenari si sono insospettiti, e Mirkovich lo ha lasciato a Mrazburg appena arrivati col portale. Quindi ha avvertito Feanar, che è giunto sul posto... e ha atteso il ritorno del proprio nipote. Sul tavolo, le monete d'oro del "finto" riscatto.
Titubanti, i nostri raccontano parzialmente la verità allo zio di Arfuin, che pare disposto ad aiutarli... nonostante il grande problema che hanno, ovvero Cucciolo, che, non potendo essere trasportato magicamente, li vincola tutti a muoversi senza l'uso della magia.
Ma intanto, mentre il gruppo decide il da farsi, e come comportarsi con lord Feanar, Thuban prende una sofferta decisione. Dopo aver consegnato la testa del traditore alla Gilda e aver così riottenuto il rispetto tanto agognato, decide di andare personalmente dal suo superiore a Gothara, di lui sì pensa di potersi fidare, per raccontargli gli ultimi avvenimenti. Urgentemente. Dovrà quindi separarsi dagli altri. E questo, stranamente, direbbe, gli dispiace. Non sa bene cosa sia, ma poche volte in passato gli era capitato di sentirsi così... eppure sa che è la cosa migliore. In cuor suo è consapevole che forse un giorno si rivedranno... se è vero che il destino dei sigilli adesso è il loro destino... dannato destino...
Così dopo i festeggiamenti di rito a Mrazburg, vaga nella notte fredda, fra i fiocchi che cadono, lungo le vie della cittadina. Pensa e riflette. E poco prima dell'alba, quando giunge per salutare i suoi compagni, i suoi "amici", un'amara sorpresa lo attende... tutti, meno il piccolo Cucciolo che dorme ancora nel suo giaciglio, sono scomparsi...
e adesso?
martedì 8 settembre 2009
Rabbia
3D al cinema!

Che dire... per ora il 3D è molto molto superiore alle aspettative. Magari è proprio disorganizzato il cinema stesso che ti fa comprare i biglietti al piano terra e poi prendere (noleggiandoli per 1 euro) gli occhialini al bar dentro il cinema... capisco la paura che gli rubino gli occhialini... però la doppia fila sarà veramente una brutta cosa andando avanti con la stagione fredda (e film "più corposi" in arrivo).
La sensazione è di essere davanti a uno schermo a tutto tondo, con oggetti e immagini tridimensionali, tutto ha una propria corposità, e il risultato, che lì per lì strania più per l'effetto novità che per altro, è molto positivo.
Il film dal canto suo è stato una piacevole sorpresa, con il personaggio del pazzo furetto che surclassava tutti gli altri (e di gran lunga).
Ora non resta che aspettare un film 3D in carne e ossa per assaporarne pienamente le potenzialità (che sia Avatar? chissà...)