mercoledì 29 ottobre 2008

Ricordi e Annotazioni

Ieri sera sono uscito con Maurizio, mio vecchio compagno delle superiori. Era un bel po' che non ci si vedeva e non ci riaggiornavamo, fra due chiacchiere e un bicchiere di birra. Siamo andati da Ciacco, ma era chiuso per alluvionamento dei locali (anche i sottopassi di Pontedera erano chiusi per lo stesso motivo), poi all'Officina Perduta, chiusa pure quella. Non ci siamo arresi e s'è presa la tanto agognata birrettina in centro a Bientina, in una specie di bar alla moda (tipo il Barrino di Pontedera per intendersi). S'è parlato di tutto, di chi c'è e di chi non c'è, di chi c'era, di come ci si trova con il lavoro, di come si cambia, delle responsabilità e degli hobby, del tempo libero e dei nuovi ritmi di vita. E' proprio vero, la vita tende a separare e allontanare le persone, soprattutto se cambiano le abitudini, le priorità, le necessità. Ed è altrettanto difficile riuscire ad arginare questo mutamento, lento o rapido che sia. Le parole poi son continuate in macchina, al parcheggio. S'è tirato fino a mezzanotte e mezza, tra ricordi di gite a Vienna e Reggio Calabria, di vecchi scoop liceali, di ex amici e compagni... finché stanchezza e impegni della mattina successiva non c'hanno fatto congedare, con la promessa di risentirci quanto prima. Almeno prima che la prossima ondata ci allontani ancora di più.
Colgo l'occasione per fare gli auguri ad Andrea per il suo compleanno, visto che oggi compie la bellezza di XX anni (non si dicono più ormai :-P).

sabato 25 ottobre 2008

Combattimento nella Piana Innevata

Nuova giornata nella casa stregata per Thuban Megres e soci...
questa volta il portale si apre in un piccolo spazio angusto e buio, una cantina, apparentemente abbandonata, senza tracce di alcuna recente frequentazione. Uscendo il gruppo si ritrova al piano terra di quella che una volta poteva essere una grande abitazione, ora, fra la neve e le rovine, si erge solo qualche vecchio muro portante, qualche sparuta colonna e niente più. Dal cielo bianco e gelido cadono inesorabilmente fiocchi di neve. Il gruppo si accorge ben presto di essere al centro di un insediamento di non modeste dimensioni, ma completamente raso al suolo, distrutto, e all'apparenza da non poco tempo. Cercando, i nostri si imbattono in un vecchio esploratore, che interrogato, e pagato con un paio di monete d'oro da Thuban, afferma di essere l'unico ad aver ritrovato la strada perduta per le Sette Città. Queste sono sette antichi insediamenti, a cui aveva già fatto cenno la Strega del Baldacchino, situati in una non precisata regione dell'Hazen, distrutti secoli fa e scomparsi misteriosamente. Alcuni profughi, fuggendo nello Zenepharr, fondarono altrettante sette città a cui dettero gli stessi nomi delle progenitrici... e proprio in una di queste, Nebelburgen, era comparsa la casa delle bambole maledetta. A detta del vecchio il gruppo si troverebbe quindi nel 1092, nell'Hazen. Quasi un ritorno nel caro mondo di Therazan. Per avere altre informazioni c'è da pagare un prezzo aggiuntivo, 200 monete d'oro e potrete mettere le mani su un manoscritto che ho appena ritrovato in queste lande... Ma Thuban non ritiene veritiere le parole dell'anziano, e, spinto da voci che gli sussurrano nella mente, provenienti dal suo stocco violaceo, Anemas, lo trafigge a tradimento, suscitando il risentimento di tutti i compagni. Così mentre Iacob si appresta a curare l'anziano, e Arfuin a tradurre il manoscritto, che si presenta già a un primo sguardo incompleto, Thuban decide di andare in ricognizione intorno alla baracca. Ma la neve, inesorabile, ha già cancellato ogni traccia del camminamento dell'anziano esploratore, e la ricerca risulta infruttuosa, vecchie sedie, antichi mobili, pietre infrante, niente che possa aver valore così com'è. E Thuban se ne torna dagli altri. Arfuin declama a gran voce il contenuto, e tutti assorti e incantati dalle sue parole dimenticano ogni cosa, e si perdono nel racconto del mago...
"Anticamente vi erano Sette Città, fiorenti, e prospere, che vivevano e commerciavano nell'Hazen. Poi comparvero alcuni oggetti di strana fattura, delle case giocattolo per le bambine, e la gente iniziò a sparire, i bambini, i genitori, gli ospiti delle famiglie. Successe un po' ovunque, nelle Sette Città, ma non ci fu tempo per correre ai ripari, o pensare a nessi e conseguenze, poiché alcuni degli scomparsi tornarono come vampiri, e altri vampiri comparvero, e le popolazioni si trovarono vessate da questo flagello, una stirpe di vampiri potente e pericolosa, che, inesorabile, allungava i propri artigli sul futuro delle Sette Città. Un nome iniziò a essere mormorato, un nome temibile e terribile, Volkrakaughasth il Nero, un dracolich, o un drago vampiro, o qualcosa di ancora più innominabile... costui parve essere a capo di tutto, di tutti i mali. E solo il chierico di Almarus, Sasha, riuscì a opporvisi tenacemente... sigillò il Malvagerrimo, in un luogo sotto le montagne, ma in questo operato scomparve... le Sette Città vennero distrutte e dimenticate... non dai profughi, che le ricrearono lontane, in una terra incontaminata dal male, nello Zenepharr Orientale. Purtroppo io e il mio vecchio gruppo di combattenti, alcuni mesi fa, in missione nelle montagne nei pressi delle terre di mio zio Cole Feanar, nello Zenepharr Occidentale, abbiamo accidentalmente risvegliato proprio questo temibile Volkra..." Ovviamente il resto del gruppo resta allibito dalla rivelazione, e sconvolto per quella che pare essere una storia che si ripete, che siano dunque, queste case maledette, delle prove per selezionare i più forti e renderli schiavi del nero dracolich? Sotto quest'ottica le parole astruse della Strega, e le frasi mozzate di Earlik Kan acquistano infatti un più preciso e profondo significato...
Ma non c'è tempo per recriminare, o per riflettere, all'improvviso, una grande deflagrazione magica irrompe nell'area, bruciando ogni cosa, uccidendo il vecchio esploratore, e sciogliendo quell'anonima neve in sfrigolante vapore. Dall'invisibilità magica escono alcuni ladri che, inattesi e non sentiti, riescono abilmente a ferire gravemente molti dei nostri. La grande Zahira, ancora prima che abbia compreso gli accadimente, si affloscia a terra svenuta, mentre per Geremia il destino è più mesto ancora, perdendo la vita. Grazie alla possibilità di vedere l'invisibile, Sydex e Meladra si avventano contro i due incantatori del gruppo degli assalitori, nascosti dalla magia e sospesi in aria, un mago ammantato di nero, e un chierico dalle vesti viola, e il simbolo di Shardir in vista, entrambi coi volti ricoperti da bianche maschere di cera. Lo scontro è impari, o almeno così pare inizialmente. Anche l'altro chierico, Iacob di Femlan la Rossa Fiamma, va giù e sviene. Thuban, invisibile anch'egli, porta le cure ai compagni, ma viene travolto da una fiamma divina e tenebrosa allo stesso tempo, lanciata dall'adepto di Shardir, in grado di vedere anche oltre i magici mascheramenti... quando tutto sembra perduto, e anche Sydex pare andare incontro alla morte, Geremia si rialza, e, come zombie senziente, inizia a colpire i ladruncoli assassini che stanno ballando sul corpo di Zahira. E' il segno della rivalsa. Il gruppo si riorganizza, i ladri cadono sotto le catene della guarita Zahira, mentre Andrej e Gerbo attaccano con tenacia gli avversari. Cadono i ladri, cadono gli incantatori. Il gruppo ha vinto. Ma Geremia, chierico di Naekross, è tornato come non morto, e questo preoccupa tutti. Interrogato, afferma di aver parlato con Earlik Kan, e che costui gli ha concesso una seconda possibilità... non si sa a quale prezzo... chi è adesso che permette a Geremia di usare i suoi incantesimi? Non più Naekross, che è ostile a questi innaturali forme di non vita, o forse no? E perché Earlik Kan è riapparso proprio per Geremia? Che sia comparso anche a qualcun altro nel gruppo, che ha rischiato di andare incontro alla propria fine?
Intanto la neve cade lenta e fitta sui corpi degli assalitori, sulle ferite dei combattenti, sulle rovine della città perduta. Nascondendo ogni cosa.

mercoledì 22 ottobre 2008

Backstage Live Vampiri

Sempre Alessandro, aka Orazio e Gaspare Pulce, si è reso responsabile della diffusione di un nuovo filmato dell'Enclave, incentrato sul backstage dell'ultimo live!
Dateci un'occhiata, potrete scoprire momenti di puro sballo mentale, ospiti inattesi e il come e il quando del trucco e parrucco (l'errore è voluto).

Eccovi il linkettino:

Video Backstage Live Ottobre 2008

Ps. la foto è del live di Marzo a Empoli!

Tipi da Farmacia, ovvero i Clienti, questi sconosciuti

Rieccomi con i resoconti delle giornate di tirocinio in farmacia.
Questa volta mi concentro sulle "perle" di un paio di clienti.
Lunedì pomeriggio, ore 16 circa. Arriva un signore anziano, capelli bianchi pettinati, ben tenuto. Esordisce con un MadoXXX (non il Mado) maiXXX io rimango un po' interdetto, sai com'è, fortuna che siamo in Toscana e il moccolo è un intercalare, ma a tutto c'è un limite. Mi da le ricettine della mutua, prendo i farmaci, e nel frattempo attacca un lagnisteo su l'imbecillità di chi studia, sul fatto che ha fatto la guerra del 40 e gli ingegnere mangiacase che fanno le vie della Val di Cava (lei ci passa mai per venire a lavoro dalla Val di Cava? e che gli devi dire, di no?) e i reparti per le lastre a ortopedia all'ospedale di Pontedera dovrebbero tutti crepare, che sennò ci penso io ad ammazzarli... e sempre come intermedio un paio di bestemmie, giusto per condire, che ci mancavano. Dopo 10 minuti (un eternità), un paio di offese ricevute, (perché i farmacisti son dottori quindi sono stupidi che hanno studiato e non capiscono niente e mangiano sulla povera gente) finalmente se ne va... scopro quindi che è un cliente abituale per cui avviene la gara del "non lo servo io, poverino quello a cui tocca!" e in effetti capisco bene il perché.
Lunedì pomeriggio (sì è stato un bel pomeriggio). Ore 18 circa. Arriva una mamma con 2 gemelli di circa 5 anni. Nel mentre la farmacia è piena zeppa di clienti. La mamma chiede un paio di cose, i gemelli, urlanti (si girano tutti) cominciano a correre per la farmacia. La mamma si volta, li chiama, dai venite qui, fate i bravi! Loro mettono la manine ai fianchi e emettono il seguente verso "ma certo che no!" prendono delle confezioni della Chicco, le sbatacchiano per terra spaccandole, corrono fuori dalla farmacia, e lanciano le scatole contro le sedie del pub accando alla farmacia. Io e la direttrice si chiama la madre, guardi i figli le son scappati fuori, anche altri clienti intervengono. E poi avrebbero preso anche della roba non loro... e lei "Bambini venite che sennò, non l'ho mai fatto in 5 anni, vi devo far venire il culetto rosso, sapete non sono abituata a queste brutte figure!" e nel dire tutto questo non esce dalla farmacia, mentre i figlioletti demoniaci scappano per la strada, incuranti dei possibili pericoli... mah... alla direttrice scappa un liberatorio "mi sa che ha sbagliato a non dargliele mai" ... la signora poi se ne va, senza scusarsi per le scatole rotte...

sabato 18 ottobre 2008

Il Grande Puzzle

La scorsa settimana Andrea mi ha regalato il puzzle di questo bellissimo dipinto giapponese, del pittore Hokusai, "la Grande Onda di Kanagawa", quadro famosissimo, facente parte del gruppo delle "Vedute del Monte Fuji". Nell'attesa di completare il puzzle da 1000 pezzi, posto nuovamente l'immagine del dipinto, che mi ha sempre affascinato. Lasciatevi portar via dalla corrente dell'Oceano, contro la cui forza nulla si può...

giovedì 16 ottobre 2008

L'Enclave su YouTube!

Allora, anche se non sono ancora disponibili le foto dell'ultimo live, alcune di queste sono state pazientemente montate da Alessandro (Orazio&Gaspare Pulce) a mo' di filmatino, con la musica degli Iron Maiden di sottofondo!
Praticamente ci sono proprio tutti i partecipanti, più qualche infiltratino (eh eh eh)...
buona visione!

Video Settimo Live, 4 Ottobre 2008

martedì 14 ottobre 2008

Omeopatia e Intolleranze...

Stamani, non per mia volontà, sono andato da un medico omeopata specializzato in intolleranze alimentari, tossine e disturbi digestivi. Praticamente costui prima ti chiede che lavoro fai, qual è il tuo stile di vita, cosa mangi e cosa non mangi, poi ti fa togliere l'orologio, ti mette alla mano sinistra un elettrodo, sull'indice della destra ci spalma una cremetta e ci posiziona una pennetta con la punta abbassabile. Tutto quanto è collegato a una macchinetta, che, davanti, in una ghiera di metallo contiene delle misteriose boccettine che sposta da un buco all'altro durante l'esecuzione del test.
Ebbene, accende, ti fa suonare un paio di volte l'aggeggio e poi ti rivela le tue intolleranze. Praticamente, a sentir lui, non devo mangiare le seguenti cose: latte e latticini, pane e simili, pasta, pizza, pomodoro, olio d'oliva, carne di maiale, cibo dei ristoranti cinesi (che categoria!), cipolla, aglio, biscotti, dolci, alcolici, bevande varie... la frutta solo lontano dai pasti, il caffè massimo due al giorno. Poi mi ha detto di fare le prove per la celiachia, perché secondo lui sono predisposto (i mortacci sua). Mi ha chiesto pure se fumavo, perché dalla macchinetta risultava (!). Ha insisto sulla qualità della filiera alimentare, sull'evitare tutti i prodotti delle grandi marche, che non sono sicuri, sull'evitare di mangiare in pizzeria, che se possono risparmiano sulle materie prime... e così via, arrivando a consigliare tutta una serie di prodotti che si trovano in alcuni negozi, fra cui uno sito non distante dall'ambulatorio...
Poi mi ha abbinato delle compresse omeopatiche per il fegato e delle gocce per dormire meglio (che si vede che uno è depresso e stressato)...
Ma per favore!!! Si vede lontano un miglio che è un bravo racconta frottole. Ribadendo che per me l'omeopatia è qualcosa di molto soggettivo, alla macchinetta miracolosa do poco credito, tanto più che risultavo allergico proprio a quello che IO gli ho detto che mangiavo, il poco materiale aggiunto è venuto fuori con una serie di domande (molto scontate, chi è che non ha mai avuto problemi con il latte sopra una certa età? Chi giovane non ha mai fumato? Con la legge dei grandi numeri ci azzecchi sempre). L'apoteosi era il consigliare prodotti presenti solo o quasi nel negozietto di fiducia... di cui ha elogiato la digeribilità e il sapore, perché, ovviamente, lui mangia solo prodotti naturali personalmente, tra cui spicca il grano duro Kamut (e mangiare questo va benissimo, perché è d'altissima qualità). E alla fine, per tutti questi saggi consigli, s'è intascato 80 euro, evvai! E io sono rimasto punto e a capo, perché, pure a detta del simpatico dottore, "per esser sicuri, fai un test per le intolleranze all'ospedale"... ma bravo, ma bravo...

sabato 11 ottobre 2008

La Città Morta

Continuando l'esplorazione della casa maledetta...
al risveglio il neo gruppo di avventurieri attraversa un'altra porta della casa delle bambole, e si ritrova in un pianoro, al limitare di una città visibilmente abbandonata e in rovina. Tutto intorno è caldo, c'è odore di zolfo, e il cielo è coperto da una cappa di plumbee nubi. Quand'ecco, dal nulla, il cielo si squarcia e un giovane guerriero biondo precipita fra mille sospetti proprio in mezzo agli esploratori. Dopo i primi sospetti si scopre che costui è un neofita di un'associazione combattente della Confederazione delle Sette Città d'Oro. Si chiama Andrej, e l'ultima cosa di cui si ricorda è che stava combattendo contro un potente vampiro, Nagal, in una città non lontana da Nebelburgen, poi nulla... nonostante le palesi diffidenze iniziali, e l'ottima perquisizione compiuta contemporaneamente da Meladra e Thuban, il gruppo decide di portarselo dietro... un paio di braccia in più con uno spada bastarda impugnata si suppone siano sempre utili...
La città è abbandonato in realtà solo apparentemente: ovunque vi sono spettri, che vagano infestando le antiche dimore. Al passaggio del gruppo però le presenze si ritraggono, forse infastidite dal simbolo del chierico di Naekross, Geremia, o forse per altre oscure motivazioni.
Quasi al centro della cittadina, Zahira decide di allontanarsi dagli altri. E questo decisione si rivelerà portatrice di sventura. Dall'invisibilità in cui erano celati due grandissimi umanoidi rossicci, due ogre, la immobilizzano, tenendola ben stretta a sé... e il loro capo, anch'egli materializzatosi davanti agli occhi di tutti, le si avventa al collo, iniziando a succhiarle l'energia vitale, e il sangue... Maestro lo chiamano i suoi servitori, e l'ogre dalla pelle bluastra, forse un ogre magi, razza più forte e superiore degli ogre normali, di sicuro un vampiro, non lascia al gruppo tempo di reazione. Dietro di loro altri ogre compaiono, armati con grossi martelli di legno, che avventano contro le retrovie... Thuban, Geremia e il bardo Acrosen, vengono duramente colpiti, quest'ultimo fortemente, tanto da far temere il peggio. Forse per questo Geremia si rivela subito per chierico di Naekross e si avventa contro uno degli ogre, all'apparenza senza alcun senso, se non la foga della rivalsa contro creature che palesemente sfidano la propria divinità, che vorrebbe che con la morte avesse fine ogni cosa, e che le energie del male non fossero impiegate per rianimare i cadaveri... lo scontro è impari, e mentre Acrosen e Thuban prontamente si ritirano celandosi nell'invisibile, per curarsi le ferite, Geremia resta da solo contro gli ogre che lo abbattono... nel contrempo Sydex e Andrej si avventano contro il Maestro, dopo che, ormai ridotta in fin di vita, Zahira è stata allontanata dallo scontro da un repentino incantesimo di Arfuin, in grado di far viaggiare i corpi entro brevi distanze sullo stesso piano d'esistenza. Sotto i colpi furenti e furiosi, il Maestro è costretto a ritirarsi nella sua forma di nebbia, ma anche così non ha scampo, mentre i suoi adepti cadono uno dopo l'altro... solo uno porta via con sé il povero Geremia in fin di vita, nell'intento di umiliare grandemente il dio Naekross, rendendo un suo discepolo un adepto del Maestro vampiro... Thuban, invisibile, segue l'ogre nella cripta del vampiro, appena in tempo per veder rimaterializzarsi nella bara il Maestro, ormai esangue, e che abbisogna di un po' di tempo di ripresa nel proprio sacrilego "letto" per poter tornare a combattere. Ma Anemas, l'Infetta, lo stocco dai riflessi violacei di Thuban, non ha pietà del mostro, che viene prontamente decollato da Thuban. Questo provoca la morte instantanea anche del servitore sopravvissuto e l'apertura di un portale, forse l'uscita da questa "stanza" della casa...
Guarito Geremia, fortunamente salvo, i nostri sono costretti a buttarsi nel portale, perché gli spettri non erano affatto arretrati dal simbolo di Naekross bensì dal Maestro, e ora si stanno avventando contro gli avventurieri... è un attimo... al di là si ritrovano tutti in una camera da letto, con una vecchia distesa dietro le cortine di un letto a baldacchino di nobile fattura. L'anziana è mostruosa, ha lunghe unghie delle mani che si ricurvano su sé stesse, e una rauca voce con cui si complimenta con gli "eroi" per essere arrivati fin qui. Incalzata da Thuban rivela che a capo della casa vi è il "vecchio con la barba" di cui parla Enrika, mentre sopra tutto quanto vi è l'ideatore delle case maledette, di cui però lei non sa, o non vuole rivelare niente se non il suo immenso potere. Quanto a lei, ella è venuta di sua sponte in questa casa per alimentare il Male che ne costituisce le fondamenta. Interrogata su Nagal ammette di conoscerlo, ma non rivela altro. Dopodiché, con un incantesimo, costringe Andrej a attaccare il resto del gruppo, mentre la camera inizia ad ingrandirsi, e lei, levitando, si alza in alto, lontana dalla catena chiodata di Zahira, ma non abbastanza lontana dagli attacchi magici di Arfuin o da quelli fisici di Sydex, in grado di volare magicamente, e di Meladra... tentacoli di neri di Argretz vengono evocati dalla strega, per imprigionare i combattenti rimasti a terra, e sfere infuocate si avventano contro il gruppo... ma alla fine per la vecchia malvagia non c'è via di scampo...
Adesso, nella stanza ritornata alle originarie dimensioni, finite le illusioni o le arti arcane della megera, il gruppo può riposare, e rinfrancarsi... certo però che gli interrogativi non si sono affievoliti ma sono aumentati... e la tensione resta palpabile a tutti... come i pericoli che si nascondono dietro ogni porta...

PS. l'immagine, un numero di copertina di Dampyr, rende bene l'idea della città morta...

PPS. Riaggiorno dopo una settimana. Mi hanno tolto l'immagine, devo aver offeso la Bonelli... vabbé, a me sembrava pubblicità gratuita... ho quindi sostituito l'immagine.

mercoledì 8 ottobre 2008

Carichi Infranti

Oggi sono chiacchierone...
ne approfitto per rammentare l'"immane" carico dell'ordine diretto della Aboca... con tanto di Propoli per bambini alla fragola consegnatoci rotto, ma ben nascosto nel pacco. Risultato: uno sgradevole dolciastro profumo di fragola e propoli ha invaso il magazzino e uno schifido liquame appiccicoso ha ricoperto camice, pavimento e laboratorio... una vera delizia!
Almeno nel pomeriggio mi è arrivata una cosa speciale (:-) ) di cui parlerò a tempo debito!

Serata al Lume di Candela...

Sabato c'è stato il live di Vampiri la Masquerade del gruppo dell'Enclave di San Miniato. Mi hanno accompagnato Elena e Andrea, ai quali sono venuti i crampi al gomito a suon di tenere il famoso dito alzato di chi non gioca (è così che si fa...)
Dopo alcuni mesi, l'ultimo live risaliva a metà maggio, sono rientrato nei panni di Guglielmo Maria degli Olberighi, Ventrue di Firenze, da poco trasferito nel neo principato di Empoli, al centro di travagliate situazioni politiche, camarilliche e non. In una serata, ambientata solo 3 notti dopo l'attacco dei vili di Livorno, e in cui i Giovanni pare abbiano ottenuto ancora più appoggi, a discapito dei camarillici Tremere (e proprio questo "esubero" di influenza dei Giovanni fa temere il peggio al sottoscritto), Guglielmo Maria ha ufficialmente ricevuto dal Principe in persona l'oneroso, ma prestigioso, titolo di arpia (praticamente lo spettegolatore ufficiale dell'Elysium di Empoli) andando ad affiancare la cara Lilian, mentre il doppiogiochista Syn è asceso ai compiti di siniscalco. Chi invece è stato declassato è stato Padre Geremia, fino a poco prima favorito degli Anziani per il ruolo di siniscalco. Ma qualcosa avrà pur fatto il caro Geremia per aver perso tutta insieme la fiducia del Principe. Nel contempo, nella serata, svoltasi interamente all'Elysium di Empoli, i vari personaggi hanno continuato a intrecciare le loro mosse. Non tutti hanno gradito la nomina di Guglielmo Maria e parrebbe che le sorelline Della Rocca, ormai care amiche dei Gangrel locali, abbiano ben approfittato degli spettegolezzi di un tale Davide Di Dio, artista incompreso a cui Guglielmo aveva negato l'illuminazione per una mostra, un anno fa. Che poi questo artista fosse convinto di aver ritratto Eracle quando aveva fatto un Apollo con una cetra in mano è tutta un'altra storia... Per rinsaldare i legami con alcuni dei Fratelli, Guglielmo ha deciso di entrare in coterie con Lilian, il neo keeper Orazio/Gaspare e il decaduto Padre Geremia, sperando che questo possa permettergli una posizione più sicura nella società locale.
Dopo aver anche accolto la romana Malaspina, intenzionata a vendere armi in esclusiva nella zona, Guglielmo ha ricevuto le lamentele di Aro, un reduce della guerra di Livorno, portatore della infausta notizia della morte del vecchio sceriffo Isaia. Chi invece era attesa, ma non è arrivata se non alla fine, era Elena, nominata sceriffo dopo il rientro in città di Marcantonio (un ex favorito alla carica di Principe, poi surclassato dall'attuale Jean de la Croix)... peccato che la sua attesa venuta abbia coinciso con il "fine live" (ovvero tutti a casa e buona notte ;-) )...
cosa potrà mai accadere ancora?

lunedì 6 ottobre 2008

Mamma Mia!

Mamma Mia...
ovvero il film musical tratto dall'omonimo musical americano basato sulle musiche degli Abba, noto gruppo di disco music anni 70. L'ho visto ieri sera, in compagnia di Andrea, Elena, Matteo, Fede e amici. Certo forse credevate che avrei parlato prima del live di Vampiri la Masquerade di sabato sera a Vociintransito, e invece no! Eh eh eh... per quello ci vorrà un post dedicato, quando avrò più tempo.
Tornando al film, l'ho trovato divertente e simpatico, come ogni musical sa essere, con quel non so che in più dovuto, probabilmente, alla bravura della protagonista (la Streep) e alla notorietà delle canzoni guida del film. Irresistibile la scena di Dancing Queen... per cui...

Dancing Queen ABBA

You can dance, you can jive, having the time of your life
See that girl, watch that scene, dig in the dancing queen

Friday night and the lights are low
Looking out for the place to go
Where they play the right music, getting in the swing
You come in to look for a king
Anybody could be that guy
Night is young and the musics high
With a bit of rock music, everything is fine
Youre in the mood for a dance
And when you get the chance...

You are the dancing queen, young and sweet, only seventeen
Dancing queen, feel the beat from the tambourine
You can dance, you can jive, having the time of your life
See that girl, watch that scene, dig in the dancing queen

Youre a teaser, you turn em on
Leave them burning and then youre gone
Looking out for another, anyone will do
Youre in the mood for a dance
And when you get the chance...

You are the dancing queen, young and sweet, only seventeen
Dancing queen, feel the beat from the tambourine
You can dance, you can jive, having the time of your life
See that girl, watch that scene, dig in the dancing queen...

sabato 4 ottobre 2008

Nella Piana di Earlik Kan

Aggiornamenti avventura di Thuban e compagni!
Avevamo lasciato il nostro eroe appena sbalzato nella casa delle bambole di hazeniana provenienza.
In pochi minuti si fa aggiornare dal fantasma della bambina, Enrika, sulle particolarità di questa strana casa fuori dalle dimensioni conosciute. Dislocata su tre "piani", dotati ognuno di forme variabili e instabili, pare governata da un anziano, un vecchio con la barba, che si ciba di corpo e anima di coloro che riescono ad arrivare fin da lui. Inoltre sembrerebbe in compagnia di una strega. Guidati dall'imprudenza di Sydex, il gruppo decide di avventurarsi nei piani superiori, tenendo a mente i consigli di Enrika. Restare al piano terra appare infatti improponibile, senza cibo né acqua le aspettative di vita si riducono a zero. Tutti entrano dalla porta centrale, superate le prime scalinate. E sorpresa, ciò che appare agli occhi degli avventurieri non è una stanza, bensì un'immensa distesa collinare, uno spazio aperto, ricolmo di cadaveri di combattenti e soldati provenienti da ogni epoca di Therazan, e non solo. Dopo le prime esplorazioni, rinfrancati dalle parole del chierico di Naekross, Geremia, appare una figura maestosa e imponente, a cavallo di uno stallone nero e fiero. Costui si presenta come Earlik Kan, Signore dell'Esercito Immortale. E come il sesto senso di Thuban aveva ben previsto, rianima gli scheletri contro il gruppo. Costretti dagli eventi inattesi i nostri riescono a improvvisare strategie, ed attacchi ad effetto, contro quei resistenti rianimati, di cui alcuni, dotati di magiche asce del fuoco, particolarmente pericolosi. Come dire... la necessità fa il gruppo. Superato l'incontro, Earlik Kan si rivela disposto a qualche chiarimento. Egli era un'immortale entità un tempo psicopompo dei combattenti, in seguito gran generale di un esercito di anime guerriere a cui dava, di fatto, una seconda possibilità di vittoria, dopo la morte nella pugna. Anni o secoli fa, non è chiaro, dovette prestarsi per un gioco che non apprezzava: l'ideatore della misteriosa casa aveva infatti fatto in modo che una delle "prove" da superare per arrivare ai piani alti fosse proprio passare dalle terre del Signore Earlik Kan. Molti rimangono però i lati oscuri della vicenda... chi mai poteva legare a sé una così potente entità, pure contro la sua volontà? Ma mentre i dubbi restano, i nostri si ritrovano nella casa, e, trovata una stanza che pare non mutare in aspetto, decidono di riprendersi lì dagli scontri appena superati... quali altre prove li aspetteranno? Thuban si preoccupa davvero... che sia una forza impossibile da abbattere il sovrano e ideatore di questo maledetto artificio?