
Allora…
io sono di Pisa (provincia per la precisione).
In un paese vicino al mio (Bientina) un prete ha avvertito tutte le famiglie di non far festeggiare Halloween ai bambini in quanto festa pagana. La messa riparatrice credo si collochi sul filone della reazione a questa festa sentita come estranea.
Però è giusto sottolineare che in Irlanda, mi pare che siano quasi tutti cattolici, che in Inghilterra e USA siano per lo più protestanti (ma sempre cristiani sono, ci mancherebbe).
Quindi non mi si venga a dire che è “festa pagana”, è pagana come il Natale, che era la festa della luce romana riconvertita. E’ pagana come il Carnevale. Insomma… ma ci dimentichiamo che Halloween non è altro che una contrazione del termine “Vigilia di Ognissanti”?
Comunque… a parte questo… posso confermare che la festa si è imposta nel modo in cui noi adesso la “viviamo” (serata di party, bimbi che fanno scherzetto o dolcetto ai vicini di casa) solo per la nostra passione filoamericana e l’aspetto commerciale della festa stessa (nello stesso modo con cui abbiamo preso la festa di San Valentino, o i giapponesi il Natale).
Però… e dico però… un però in effetti questa volta c'è... perché a livello rurale il substrato c’era.
Qualche esempio dalla cultura di campagna toscana:
i miei, quando erano piccoli, erano soliti svuotare le zucche, farci le faccine e metterci la candela dentro, dopodiché la zucca era lasciata all’entrata dei giardini privati per la notte. Notte che non era quella del 31 ottobre, è vero, bensì la prima disponibile dopo il raccolto delle zucche gialle. Ma comunque la zucca con la candela già c’era…
Poi, la mia bisnonna (e non era solo lei) era abituata a dire il rosario il 31 ottobre perché i morti andavano a giro quella notte (!). Da me come usanza era abbastanza radicata.
E, infine, sempre nella mia zona per il 1° di novembre ci sono le fave dei morti, dei dolcetti di pasta di mandorle cotta. Se non sono questi delle reminescenze del cibo lasciato ai morti dai contadini romani (spesso appunto dei legumi) che sarebbero sennò?
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