martedì 23 dicembre 2008

Pensieri

Alle volte ci si siede, si guarda dietro di noi, dentro di noi, e si medita su quello che è stato, su ciò che siamo, e su dove stiamo andando.
Ci perdiamo in un mare di se fosse, se mai, se avessi, e solo per smarrirci in fantasticherie, o in melanconiche immagini mentali, o in dolorose e inutili rimembranze.
Ma col tempo cogliamo il bene e il male delle cose, il bello e il brutto, mondiamo i ricordi dalle sofferenze, e dentro di noi serbiamo solo il meglio. O almeno, lo speriamo. Perché purtroppo non sempre è così. Ci sono cose che ti cambiano, che ti maturano, che semplicemente ti fanno soffrire e non ci sono né sé né ma che tengano, ci sono cose che fanno male e bruciano anche dopo anni.
Alle volte sarebbe utile perdonare più spesso, e veramente.
Alle volte sarebbe bene perdonare per primi noi stessi.

4 commenti:

Aranor ha detto...

Secono me la gente si perdona anche troppo per se stessa. Per il resto penso di aver già detto la mia. riflettere fa comunque bene.

Matteo ha detto...

Ho detto perdonarsi, non giustificarsi, sono due cose differenti.

Aranor ha detto...

allora sono d'accordo con te. non so bene la differenza tra le due, ma immagino il perdono sia una cosa più profonda, che implica qualcosa di più grande. in quel caso è più difficile, e necessario. hai detto proprio bene.

Matteo ha detto...

Giustificarsi è darsi una giustificazione per qualcosa, non ti dico proprio trovarsi una scusa o un'attenuante, ma il campo è quello.
Perdonarsi è qualcosa di più profondo, perché presuppone che uno abbia analizzato nel profondo un fatto, e, senza trovarsi scuse, abbia capito il come e il perché del proprio comportamento, lo abbia metabolizzato e lo tenga presente senza recriminazioni ulteriori per il futuro. Come vedi presuppone la consapevolezza totale di quello che si sia fatto, non la sua rimozione o la sua attenuazione.