domenica 31 maggio 2009

E un altro mese se ne va

E così sono giunto alla fine di questo caliente maggio. Ho iniziato lo studio della Farmaceutica 2, e interrotto, nuovamente, il laboratorio di tesi. Ancora il traguardo finale, con tanto di seguente esame di stato, non si fa vedere, né si lascia pronosticare. Vedremo nei prossimi mesi cosa ci porterà l'arsura estiva, dove finiremo. Intanto mi fermo un attimo, e riposo. Un passo alla volta.

martedì 26 maggio 2009

Maggio Maggio

Come pronosticato questo mese intenso sta correndo via a più non posso...
ci sono stati live di Vampiri dell'Enclave, uscite con Andrea per Pistoia e Montecatini, cene di compleanno, inaugurazioni di locali, birrette fra amici, partite di pallavolo, hplc a più non posso, sudate in camice in laboratorio, frescate, gatti che miagolano alle cinque del mattini, sessioni di Overfall (ripartito alla grande, sebbene con un numero ridotto di giocatori), sessioni di Lost Tales (con rientri di giocatori che non ti aspetti)... ancora poco, qualche giorno, e dovrò dedicarmi notte e giorno allo studio per la Farmaceutica 2...

mercoledì 13 maggio 2009

Nel passato

Attraversato il portale il gruppo si ritrova nel contado di Něpoca, in piena primavera, nel 700 circa. Quindi le previsioni erano vere, il portale dava su uno spazio e un tempo differenti...
Interrogando una carovana di persone in partenza dalla città si scopre, grazie alle conoscenze in materia di Arfuin, che molto probabilmente il gruppo è giunto alla fine della Grande Guerra dello Zenepharr, in cui le Sette Città, non ancora riunite in confederazione, ma rette ciascuna da un proprio re, avevano partecipato aiutando la neonata Confederazione delle Terre Libere, nella lotta contro il Demiurgo e il Duca Nero di Raven. La formazione dell'Amarthia, un lungo crepaccio largo alcuni chilometri, ma lungo quasi quanto tutto il continente, e talmente profondo da essere invaso dall'oceano, ha distrutto molti paesi dei contadi delle Città d'Oro più meridionali, che si sono ritrovate a confinare con un imperituro segno degli Dèi del male. E' in atto un ripopolamento di queste cittadine, e il centro nevralgico delle operazioni è proprio Něpoca. "E in questi giorni i sette re, e le più importanti famiglie aristocratiche firmeranno l'accordo per la nascita della Confederazione, che porterà a una ridistribuzione dei poteri anche fra le altre classi sociali".
Si fa così avanti l'idea che Willemstein sia tornato indietro nel tempo per bloccare questo cruciale momento a cui la propria famiglia, seppur abbastanza controvoglia, partecipò, innescando così una catena di eventi che porteranno alla "disgrazia" degli antichi nobili casati...
A Něpoca il gruppo scopre che la città è sconvolta da una tragica notizia: nella notte qualcuno ha cercato di assassinare uno dei sette re, e solamente un attentatore è stato catturato. La sorveglianza è stata raddoppiata, ma la situazione è di difficoltosa gestione per il gran numero di civili giunti in città in vista dei ripopolamenti e per la copresenza dei sette re, e delle loro sette corti. Con abili sotterfugi i nostri riescono a infiltrarsi nelle prigioni, spacciandosi per una delegazione del re di Kranstad. Trovato il prigioniero, per il quale è prevista la pena capitale alcune ore dopo, e dominatolo magicamente da Arfuin, Thuban lo interroga a riguardo delle azioni previste. Il prigioniero pare dar ragione alle opinioni di Arfuin, impedito l'assassinio lo scopo sarebbe adesso di far saltare il palazzo principale, mentre tutti i re sono riuniti per la cena, tramite un rituale da compiere in una grande sala sotto il palazzo governativo. A detta sempre del prigioniero il punto di ritrovo è poco fuori le mura, dove un cunicolo sotterraneo, protetto e nascosto, parte per il centro città...
Recatisi sul luogo, Thuban e gli altri scoprono che il cunicolo porta davvero a un grande salone posto sotto il palazzo del re, e, decisi a evitare l'attentato, si mettono in disparte, studiando un possibile contrattacco. Iacob, interrogando la propria dea, la lucente Femlan, sente rispondersi che la salvezza verrà con la luce della speranza. Arfuin inizia a riflettere sui molteplici signicati di "luce"... che forse ha ancora un significato più prossimo a gemma, in questi secoli antichi... e gli sovvengono alcuni racconti sulle gemme delle speranza, andate perdute con la distruzione delle originarie Città d'Oro dell'Hazen.
Dopo ore di attesa il gruppo, che si è appostato per cogliere di sorpresa Totemkopf e Willemstein è però sorpreso a sua volta da un manipolo di miliziani. Codesti soldati, capitanati da un energico e risoluto guerriero, esordiscono accusando il gruppo di cospirazione. Ben presto l'enigma è risolto... il gruppo è stato ingannato, nessuno ha intenzione di far saltare l'accordo di nascita della confederazione, che, fra l'altro è stato già siglato... sebbene, aggiunge il capo delle guardie, "solo fra qualche ora verrà reso pubblico". Arfuin ne deduce che il suo errore di calcolo è proprio dovuto a questo "sfasamento" fra la data pubblica, nota a tutti come ufficiale, e la data reale, nota solo ai firmatari. E gli antenati di Willemstein erano fra loro, e quindi Willemstein sapeva che oggi la Confederazione era già nata... "quindi il suo scopo è un altro, ma quale?" Totemkopf avrebbe quindi sapientemente manovrato il gruppo perché fosse intrappolato... ma solo per questo?
In realtà non proprio solo per questo... la notizia del possibile attentato ha fatto sì che tutti i miliziani e le guardie cittadine fossero dislocate alle corti reali, e il palazzo governativo è stato evacuato... I miliziani non sono molto intenzionati a credere all'innocenza del gruppo, tanto più che dimostra di conoscere fatti "privati" della nascente Confederazione. Ma un'abile dialettica e il rispetto verso i simboli di Femlan che Iacob indossa, permette ai nostri di ottenere la possibilità di parlare con il sommo sacerdote di Femlan lì a Něpoca. Costui è un chierico anziano, e alquanto strambo nei movimenti, ma pare ancora saggio e savio nella mente. E trema quando Arfuin gli chiede della gemma della speranza. Perché quella della città di Něpoca è stata rinvenuta e portata nella nuova Něpoca, sebbene senza nessun altro valore, oramai, che quello storico, avendo perso ogni potere secoli fa. Adesso è protetta da alcune guardie, dentro il palazzo reale. E allora il piano si fa chiaro agli occhi di tutti: evacuare il palazzo, rendendo fattibile la presa della pietra e le sua riattivazione sfruttando l'immenso potere di Cucciolo...
La corsa verso le sale segrete, benedetta dal patriarca di Femlan, si fa rapida e fremente di angoscia. E, questa volta, l'ipotesi si rivela corretta... nell'anticamera il gruppo si scontra con il mago orco, l'esule dell'attacco nel castello, e con il suo manipolo di orchi arcieri. La scena è già vista e il risultato, con sacrificio di forze e magie, è favorevole ai nostri. Ma adesso c'è da affrontare il più della compagnia, rinchiusa nella sala dove la pietra era conservata. Consapevoli che non è possibile mettere su un piano, che tanto il trambusto della battaglia ha già allertato il resto dei mercenari di Totemkopf il gruppo si butta dentro la sala... e la lotta si dimostra fin da subito impari... assassini invisibili capaci di vedere l'invisibile, adepti di Shardir celati nelle ombre, e Willemstein chino su un Cucciolo trafitto da numerosi aghi collegati alla pietra, intento a portare avanti il sacrilego rituale, protetto da un Totemkopf spietato e deciso. Solo un paio di mercenari cadono sotto i colpi dei nostri, che invece vengono travolti, ma non uccisi, per ordine dello stesso Totemkopf, finché il rituale non ha termine, la pietra emana una luce fucsia, e Willemstein sparisce con la gemma, usando la magia, lasciando Cucciolo lì, abbandonato perché non più utile ai suoi scopi... e Totemkopf, riconoscendone la tenacia, ma anche umiliandoli profondamente, propone ai nostri un pagamento di 6.000 monete d'oro in cambio di Cucciolo, e della fine dei combattimenti. Solo Zahira e Iacob sono in piedi per parlarne, gli altri tutti svenuti o gravemente feriti...e i due accettano a nome di tutti, versando il denaro pattuito. Totemkopf e i suoi mercenari se ne vanno, non senza un palese risentimento del sacerdote di Shardir, ma questi sono gli ordini... e così Iacob può dedicarsi a curare i compagni e il piccolo Cucciolo, profondamente violato nell'animo.
Ed ecco che nella sala scende improvviso il freddo e uno scalpiccio lontano avvisa della venuta del sire Earlik Kan. Inaspettatamente egli reclama per sé Zahira, la quale, durante il combattimento avrebbe ricevuto un altra visita del misterioso comandante, e avrebbe accettato di servirlo per l'eternità, fin da viva. La situazione non è chiara, ma Zahira non pare né dominata né priva della propria coscienza. E mentre avviene un simbolico scambio di oggetti personali fra Zahira e Sydex, e Iacob promette di venire un giorno a "liberarla" sebbene Thuban la reputi una cosa "inutile, avendo lei per prima scelto di sua iniziativa", Acrosen se ne rimane in silenzio... le ultime parole sono per Earlomin "se lo troverete ancora, chiedete che mi perdoni..." e così la gigantesca combattente scompare insieme al sinistro cavaliere.
Ritornati alla realtà, esortati da Thuban, i nostri fuggono dal palazzo, sperando di dover dare meno spiegazioni possibili sulla sparizione della gemma della speranza. Non c'è nemmeno il tempo di pulirsi chè il portale potrebbe disattivarsi da un momento a un altro. Raggiuntolo, cancellato con sdegno un sacrilego simbolo di Shardir tracciato nel terreno antistante i nostri lo attraversano...
E' notte, ed è in corso una tempesta di neve, mentre lontane si scorgono nella vallata le luci di una cittadina. Pare una zona più settentrionale del contado di Něpoca dove sorgeva il castello di Willemstein. E Acrosen non è più fra loro. Ma non c'è tempo di parlare anche di questo. Cucciolo rischia un assideramento, e si deve fare presto per raggiungere il paese.
Presto...
Sulla porta di quello che si scopre essere l'insediamento di Mrazburg, il più settentrionale della Confederazione, nella contea di Kranstad, il gruppo incontra un'affascinante elfa, che viaggia con una ricercata lira. La guardia indirizza tutti verso l'unica locanda ancora aperta... il dialetto qui è duro e aspro, come la vita. Davanti a un piatto caldo, ripuliti dal sangue, e raccontata una parziale verità alla suonatrice elfica che si presenta per Ary, la quale sembrerebbe un'avventuriera solitaria in cerca di compagni, i nostri realizzano che, almeno, il tempo è il loro, essendo ritornati nello stesso giorno del 1092...sebbene molti chilometri più a nord...
E adesso che fare?

lunedì 4 maggio 2009

Di Maggio si dorme per assaggio

Forse non lo conoscono in molti, ma questo è il proverbio tradizionale legato al mese appena cominciato. Fa riferimento alle molte attività agricole che il mese di maggio esige, mese in cui iniziano i primi veri e propri caldi e lavorare la terra costa il doppio della fatica.
Quanto a noi, è passato il ponte del 1° maggio, che cade proprio sull'antica festa del Calendimaggio (sarà che il periodo ha sempre suscitato voglia di festa, a dispetto delle "richieste lavorative"), tra visite di Andrea, pomeriggi a fare la newsletter, acquisti di miniature, baccellate senza baccelli, Wolverine senza X-Men, e chi più ne ha più ne metta. Quanto a maggio anche per me sarà un mese senza pause, una lunga tirata in laboratorio, il sabato a Overfall, e la sera sulla Farmaceutica 2. O, almeno, ci si prova.